Salerno: Felsa e Fp Cisl, infermieri interinali Asl, manca decreto regionale

Infermieri interinali, manca il decreto della Regione: Felsa ed Fp Cisl sul piede di guerra. A seguito del mancato provvedimento regionale, che di fatto non permette di sbloccare i fondi Cipe per l’assistenza domiciliare integrata sul territorio provinciale, il servizio è stato bloccato da circa 10 giorni con i 15 lavoratori del settore rimasti senza lavoro. Il sindacato di via Zara e l’agenzia di lavoro interinale Trenkwalder, a cui fanno capo gli infermieri in questione, nei giorni scorsi avevano avuto rassicurazioni in merito alla prosecuzione del servizio, ma il tutto si è risolto in un nulla di fatto. La denuncia arriva dai sindacati di categoria cislini, che per l’ennesima volta contestano il comportamento dell’Asl. “L’assenza del decreto ha di fatto interrotto un pubblico servizio”, hanno affermato i segretari della Felsa ed Fp Cisl, Giusy Petitti e Pietro Antonacchio. “In questo modo è stato interrotta una prestazione indispensabile per la salute dei pazienti, che necessitano di cure e assistenza quotidiana. Oltre a questo c’è il danno per i lavoratori, che continuano ad essere in bilico”. Resta, quindi, ancora in sospeso la questione della gara d’appalto, che l’Asl probabilmente dovrà deliberare per individuare la nuova agenzia di lavoro interinale, in quanto l’appalto con la Trenwalder, scaduto lo scorso 30 ottobre, è stato prorogato fino al 31 dicembre prossimo insieme ai contratti delle altre lavoratrici. La vicenda delle proroghe contrattuali delle infermiere professionali che prestano la loro opera all’Asl Salerno è ormai un fenomeno che si ripete da tempo. Gli stessi sindacati di categoria della Cisl, nello scorso mese di giugno, lottarono non poco per ottenere il rinnovo dei contratti di tutte le lavoratrici interinali del Bacino, arruolate sempre dall’agenzia Trenkwalder, impegnate presso le strutture e i dipartimenti dell’Asl provinciale. In quel caso una forte azione sindacale della Cisl, unita alla volontà dell’agenzia e ad apposite deliberazioni dell’Asl di avere in servizio personale qualificato e formato negli anni, fece in modo che la quota di debito fosse certificata all’agenzia di lavoro interinale e permise, quindi, alle infermiere di tornare al lavoro.