Pellezzano: mai più olio fritto nel lavandino

Sono diciotto gli utenti del nuovo servizio di riciclo dell’olio esausto avviato sul territorio comunale: ristoranti, pizzerie, agriturismi e la Casa di Cura La Quiete. Questa estate hanno cominciato a raccogliere l’olio usato in specifiche taniche destinate al riciclo. La corretta raccolta e successivo trattamento degli oli alimentari già usati per cucinare, permettono di riutilizzarli in alcuni processi industriali; ad esempio per produrre lubrificanti, bio-diesel, saponi, tensioattivi ed altri beni.  E’ un iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Pellezzano, sempre attenta alle problematiche ambientali. Per il servizio di raccolta dell’olio esausto è stata stipulata una convenzione con la Società L.E.M. , Linea Ecologica Mangia s.r.l. di  Frosinone specializzata nel settore. Stiamo parlando principalmente dell’olio, o del burro, usato dopo la frittura: il residuo (rifiuto) è solitamente un fluido viscoso e denso, di colore da giallo a rosso-bruno e odore abbastanza sgradevole. “Dopo la frittura, – spiega l’ing. Giovanni Pierro, responsabile area ambientale del Comune – l’olio alimentare modifica la sua struttura polimerica originaria, si ossida e assorbe le sostanze inquinanti dalla carbonizzazione dei residui alimentari. La densità aumenta col grado di ossidazione e questo comporta il galleggiamento del residuo sull’acqua, quando viene scaricato in fognatura o sversato in un corpo idrico ed è per questo motivo che gli oli alimentari esausti sono possibile causa di inquinamento ambientale e del cattivo funzionamento degli impianti di depurazione laddove esistenti. Con la raccolta dell’olio esaustodichiara il sindaco Carmine Citrodiamo un contributo tangibile alla tutela, alla salvaguardia e al miglioramento della qualità dell’ambiente”. Il Sindaco esprime soddisfazione anche per l’impegno e la collaborazione dei ristoratori locali. Ecco l’elenco: trattoria Antica Filanda, Il Grillo, Il Rugantino, C’era una volta, Il Girasole, Il Gatto e la Volpe, Villa Desiderio, Antico Granaio, Le Gourmet, Airon Restaurant, Jacarè, Le Piramidi, Luna di Luna, Il Nido del Falco, La Roccia, Country Houise Villapiana, Agriturismo il Casolare, Casa di Cura La Quiete. E’ intenzione dell’Amministrazione Comunale coinvolgere anche i cittadini, inizialmente in via  sperimentale: ad un centinaio di utenti volontari  saranno consegnate apposite taniche per la raccolta dell’olio usato da depositare periodicamente presso l’isola ecologica.“L’obiettivo primario – conclude il sindaco – è la garanzia di tutela dell’ambiente, ma al tempo stesso l’ economicità del servizio per tutti i soggetti coinvolti, dai cittadini, agli operatori ecologici, dalle imprese alle Istituzioni tutte. Infatti il servizio non prevede alcun costo a carico della pubblica amministrazione né del cittadino. Nella convenzione ci sono tutte le disposizioni che disciplinano la raccolta, il ritiro e la produzione dei rifiuti speciali, fissando gli obiettivi che devono essere raggiunti a livello locale.

Un pensiero su “Pellezzano: mai più olio fritto nel lavandino

  1. finalmente si inizia a pensare al recupero e smaltimento rifiuti a 360 gradi…..
    servirebbe anche a Bracigliano un progetto del genere….come fare per invogliare il sindaco o che per esso?

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