Scafati: Commissione Garanzia, il Sindaco scrive al Prefetto

Relativamente a quanto accaduto nell’ambito della seduta di commissione Garanzia, convocata dal Presidente Bottoni, mercoledì sera, avente ad oggetto le assunzioni di tecnici presso il Comune di Scafati, il Sindaco Pasquale Aliberti, ha ritenuto opportuno scrivere al Prefetto per segnalare l’atteggiamento, ormai diventato una consuetudine, di malcostume e prevaricazione delle regole.

In relazione all’oggetto ed in specifico riferimento a fatti recenti, mi corre l’obbligo in qualità di primo cittadino, di segnalare alle SS.LL. quanto segue. Lo scorso Mercoledì 27 Luglio, la Commissione Consiliare Garanzia, presieduta dal consigliere dott. Francesco Bottoni, si è riunita a seguito dell’ennesima convocazione sul medesimo argomento, i concorsi a tempo indeterminato in corso di espletamento, con relativo invito di un dirigente dell’ente, alle 19.30. Ebbene, dopo soli 10 minuti di seduta, registrate le presenze per la validità della stessa, il Presidente ha dichiarato chiusi i lavori, adducendo una peraltro non veritiera assenza del dirigente convocato. Tale riunione verrà sicuramente inserita tra quelle ritenute valide ai fini del calcolo delle presenze dei consiglieri comunali e relativi gettoni. Riporto tale, recente vicenda, sicuramente non unica né irripetibile, in quanto mi sembra emblematica e rappresentativa di un atteggiamento che potrebbe, se non arginato per tempo, produrre la rischiosità di un eventuale danno erariale alle casse del comune, con conseguente, diretta responsabilità di quanti lo abbiano determinato. Sembra dunque opportuno richiamare alcuni punti fondamentali del vigente sistema di funzionamento delle Commissioni Consiliari: l’art. 4 del Regolamento prevede infatti che le C.C.P. hanno diritto di ottenere notizie, informazioni, dati, atti ed audizioni esclusivamente dal Sindaco, dal Segretario, dagli Uffici comunali e dagli Enti ed Aziende dipendenti dal Comune, essendo tale elenco tassativo e non estendibile, nell’esercizio delle funzioni proprie, ad altre tipologie di rappresentanti. Naturalmente resta fermo il diritto di ciascun consigliere comunale di accesso a tutti gli atti dell’ente. L’art. 6 del Regolamento stabilisce inoltre che le materie di specifico interesse delle CCP sono gli argomenti iscritti all’ordine del giorno del Consiglio Comunale. Tale previsione, che ancora l’attività delle Commissioni ai lavori del Consiglio Comunale, trova fondamento nel disposto di cui all’art. 38 co. 6 TUEL: “Quando lo Statuto lo preveda, il Consiglio si avvale di Commissioni costituite nel proprio seno con criterio proporzionale”, demandando poi al Regolamento la disciplina dell’organizzazione; se ne desume che le Commissioni sono eventuali articolazioni del Consiglio Comunale e non organi necessari ed indispensabili, rimanendo quindi il Consiglio stesso titolare delle funzioni attribuite alle Commissioni e centro di imputazione delle conseguenti responsabilità. L’art. 13 del Regolamento Commissioni Consiliari disciplina poi la specifica funzionalità della Commissione Garanzia, qualificata come Commissione Permanente e quindi avente la stessa natura e funzionalità delle altre CCP. Giova inoltre ricordare che sono stati attivati dalla Corte dei Conti numerosi procedimenti, relativi ad altri enti, di responsabilità erariale nei confronti anche di singoli Consiglieri Comunali, basati sulla verifica della effettiva necessità e sostanzialità delle sedute delle Commissioni Consiliari, al fine dell’attribuzione dei gettoni di presenza ai Consiglieri. In tali procedimenti si evidenzia la necessità della verifica della effettiva rispondenza degli argomenti iscritti all’ordine del giorno alla necessità di essere trattati in Commissione, nel rispetto dei poteri attribuiti dallo strumento regolamentare. Alla luce di quanto sopra esposto, in qualità di primo cittadino ho tollerato, nei primi tre anni del mio mandato elettivo, questo atteggiamento ricorrente della Commissione Garanzia, non avendo nulla da nascondere e non volendo dare adito ad ulteriori, vane polemiche con un eminente esponente dell’opposizione, nonché ex Sindaco di Scafati. Eppure ritengo, allo stato, di dover segnalare questa anomalia in particolare a S.E. il Prefetto: il Presidente della Commissione Garanzia è ormai solito convocare ripetutamente sedute con il medesimo ordine del giorno, su materie che nulla hanno a che vedere con gli argomenti di Consiglio Comunale e, laddove si tratti di argomenti “di controllo” genericamente intesi, senza addivenire ad alcuna conclusione. Alcune sedute della commissione sono ad esempio state convocate per prendere visione dei curricula dei membri dell’Ufficio di staff del Sindaco, alla cui individuazione si è proceduto regolarmente a termini della normativa vigente, come recepita dal Regolamento comunale Uffici e Servizi, cosa che si sarebbe facilmente potuta verificare prendendo visione di atti che già regolarmente vengono alla sua attenzione come previsto dal Testo Unico (invio dell’elenco delle deliberazioni di Giunta assunte, a tutti i capigruppo consiliari). Alle predette riunioni è stato inoltre invitato il Segretario Generale, per una consulenza sulla regolarità degli atti, salvo dover rilevare che, essendo la individuazione dei membri dello staff ordinariamente fatta con Deliberazione di Giunta Comunale, il Segretario Generale nelle sue funzioni di assistenza all’organo di governo dell’ente aveva già di per sé garantito la regolarità della procedura. E così la Commissione Garanzia è avvezza a convocare ditte appaltatrici di lavori e servizi, violando palesemente le previsioni statutarie e regolamentari (art. 4 Regolamento CPP), ancora una volta evitando di percorrere la strada più semplice, efficace e soprattutto economica, dell’esercizio della funzione di controllo di ciascun consigliere comunale presso gli uffici, mediante acquisizione di qualunque atto e documento. Un altro esempio è costituito dalle 2 sedute di commissione convocate per esaminare la licenza edilizia della sig.ra Matrone Rosaria, madre del sottoscritto, all’esito delle quali si è rilevata la perfetta regolarità del procedimento, sentito anche il dirigente di settore, in orario serale e non di servizio: tutte verifiche e controlli che ciascun consigliere comunale, e quindi lo stesso presidente Bottoni, avrebbe potuto fare presso gli uffici comunali, in orario di servizio, acquisendo ogni atto e documento richiesto. Ciò avrebbe fatto risparmiare all’Ente i gettoni di presenza per i consiglieri (circa 500 euro), lo straordinario per i dipendenti impegnati in funzioni di segreteria e l’inutile presenza di dirigenti, distratti dal loro lavoro ed anzi quasi intimiditi dalle continue incursioni, soprattutto giornalistiche, del Presidente della commissione, che poi cadono nel vuoto all’atto della verifica documentale.In altri casi, dopo sedute della commissione volte a verificare il corretto utilizzo di alcuni beni confiscati alla criminalità (Sorrentino), sempre con relativa convocazione di funzionari comunali, non è stata data contezza dell’accertata regolarità della procedura seguita dall’Ente. Diversamente invece, sebbene sollecitato dal sottoscritto, come prevede il Regolamento, a convocare la Commissione per discutere la questione della demolizione di un manufatto abusivo per la edificazione di un centro sociale per anziani, spesso agli onori della cronaca come “caso Nappo”, il Presidente Bottoni ha ripetutamente evitato di provvedere, manifestando un evidente disinteresse per le materie che invece presentano grande interesse nella città, ai fini del controllo del territorio.  Trovo che sia il momento di porre un freno a tutto ciò, segnalando questa grave situazione a S.E. il Prefetto, invitando alla verifica dell’operato della Commissione Garanzia, che si ritiene debba uniformarsi ai principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa di cui il Consiglio Comunale è il principale garante, stigmatizzando comportamenti di malcostume, nel giusto rispetto dei ruoli istituzionali.