Roccadaspide: Auricchio scrive su partenariato P.N.C.V.D.–Fondi PIRAP

A seguito della comunicazione pervenuta in data odierna dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Salerno mi preme ricordarLe, al di là dell’attribuzione di funzioni e competenze che l’Ente Provincia intende attribuirsi, che il soggetto Capofila del Partenariato pubblico dei PIRAP, nonché Presidente del Partenariato stesso, è il Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. Sicché, anche alla luce dei protocolli d’intesa che sono stati sottoscritti tra gli Enti partecipanti al Partenariato Pubblico, finalizzato alla elaborazione e realizzazione del programma di sviluppo territoriale, l’unico soggetto cui sono demandate le funzioni di interlocuzione con la Regione Campania e di coordinamento dell’attuazione dei PIRAP, è il solo Presidente del PNCVD. Ciò è stato previsto proprio allo scopo di assicurare una maggiore speditezza e celerità, oltre che un coordinamento unico, nell’attività di promozione e di individuazione degli interventi pubblici per la conservazione e soprattutto per lo sviluppo del territorio di riferimento complessivamente considerato. Eventuali intromissioni di altri soggetti, che a vario titolo pretendono di assumere ruoli di coordinamento e/o di gestione, comporterebbero certamente disfunzioni e appesantimenti dell’apparato gestionale e burocratico che devono essere assolutamente scongiurati, anche alla luce delle precedenti esperienze maturate rispetto ad altre forme di finanziamento pubblico e di gestione scoordinata degli stessi. Per altro verso, il ruolo e le funzioni istituzionalmente attribuite al PNCVD, e segnatamente al Presidente nella fase di gestione e coordinamento dei PIRAP, inducono a ritenere che le funzioni, i ruoli, le competenze e le attività assegnate al PNCVD siano da preservare e mantenere inalterate proprio per assicurare l’ottimizzazione e la migliore destinazione a favore del territorio degli interventi pubblici da attuare.Va da se che se il ruolo soggetto Capofila, le funzioni di soggetto coordinatore assegnate e riconosciute dagli Enti firmatari del Protocollo d’intesa per la costituzione del Partenariato Pubblico finalizzato alla elaborazione del piano di sviluppo territoriale nell’ambito dei PIRAP, peraltro imposto dalla stessa normativa regolamentare di settore, siano considerati o tale da non poter essere svolto proficuamente dall’Ente Parco, ebbene allora la considerazione che viene naturale è quella di dire che senso ha la sua esistenza?! Poiché, di contro, si è fermamente convinti che sia proprio e solo l’Ente Parco il soggetto che  per competenze, funzioni e ruoli assegnati istituzionalmente deve gestire questi processi di sviluppo delle aree protette, e per cui è stato individuato come tale, questi ruoli e queste prerogative devono rimanere inalterati in capo a detto Ente. Ogni altra forma di sovrapposizione e/o di ingerenza da parte di altri Enti, sia nella fase di gestione che di coordinamento dei P.I.R.A.P., è da scongiurare e valutare come negativa, e ciò proprio per garantire quelle esigenze di snellezza e di proficuo coordinamento dei progetti da parte di un unico soggetto cui si faceva accenno sopra. Sono certo che non Le sfuggirà l’importanza dei Progetti Integrati per i nostri territori, e che dunque ben saprà garantire all’Ente Parco il ruolo di unico soggetto di riferimento (Capofila e Coordinatore) che gli è stato riconosciuto sia dalla legge che dagli Enti territoriali.

Buon lavoro! Girolamo Auricchio

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