Vallo della Lucania: Arma, brillante operazione

Alle ore 03,00 del 22 luglio 2011, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Vallo della Lucania, mentre transitava nel centro abitato di Stella Cilento, notava un uomo accovacciato vicino un furgone bianco intento a travasare la benzina del predetto autoveicolo, all’interno di una tanica in plastica di colore bianco. L’uomo, alla vista dei militari, si dava alla fuga  nascondendosi nella fitta vegetazione che costeggiava la strada. I carabinieri immediatamente scendevano dall’auto e si ponevano all’inseguimento dell’uomo il quale veniva raggiunto ed immobilizzato dopo pochi metri e lo stesso emanava un forte odore di benzina. Il reo veniva identificato in G.P., classe 1943, originario del posto, celibe, pensionato con precedenti di polizia. A seguito dei primi accertamenti il G.P. aveva introdotto un tubo in gomma all’interno del furgone e ne aveva aspirato il contenuto con l’intento di poi travasarlo nella propria autovettura W. Golg, priva di carburante, parcata proprio accanto al furgone. A seguito della perquisizione del veicolo in uso al G.P. venivano rinvenuto alcuni attrezzi atti allo scasso, quali un piede di porco, cacciaviti, tenaglie, cesoie ed altro. La sorpresa più inaspettata è stato il rinvenimento, all’interno del portabagagli della W.Golf, di un fucile mono canna, senza marca e matricola, calibro 39 con la canna modifica artigianalmente, illegalmente detenuta. Predetto fucile risultava poi essere caricato con un proiettile pronto all’uso. Dato quanto rinvenuto si approfondiva la perquisizione dell’auto e venivano trovati ulteriori 30 colpi raccolti un una busta di plastica. Al fine di accertare che il G.P. non avesse altro materiale ed armi illegalmente detenuti, i carabinieri si recavano presso l’abitazione del G.P., ove rinvenivano all’interno di due armadi del garage, dentro a delle buste ben nascoste, altri proiettili modificati artigianalmente ed illecitamente detenuti per un totale di circa 500 colpi. Il G.P., all’atto del rinvenimento, non dava alcuna spiegazione di quanto trovato in possesso dello stesso. Il G.P. veniva pertanto dichiarato in arresto e tradotto presso il Proprio domicilio in attesa del rito per direttissima, così come disposto dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, Dott. Alfredo Greco. Il G.P. dovrà rispondere di furto aggravato, detenzione e porto abusivo di arma clandestina.