L’angolo del cuore con Francesco Terrone: “Io sono”

Terrone ha necessità di segni. Tutti ne abbiamo bisogno, un poeta anche di più, perchè la sua visione delle cose non è omologabile al comune senso, alla Weltanschauung degli altri umani. Pare voglia dirci: se non capisci questo, se non vai al cuore del problema, ti trovi a vivere la condizione di un “Normale” lettore di salmi che non sa raccapezzarsi sulla rapidità dell’oscillazione tra pianto e gioia e pensa che il rapporto IHWH-uomo sia degenerato, impazzito. Invece questo gli succede perchè nessuno gli ha spiegato che nel Salterio c’è prima il momento della preghiera e poi, grazie alla meditazione del poeta-sacerdote, arriva la risposta consolatoria del Signore, che inonda di gioia il povero orante.

Aldo G.Jatosti

Io sono

Ali di cartone/è il tuo esistere./Uomo,/che racconti/paure e vergogna/All’uomo/dal cuore e mente/deboli,/mentre il tuo cuore,/la tua mente/ti portano a/disegnare nei cieli/il colore della verità./Sembri un angelo,/ben presto ti accorgi/che sei un angelo/con le ali di cartone/ed il tuo volare/è solamente una sensazione/per dire a te stesso/che esisti,/ma in realtà, ciò/che di te esiste/è solo/la tua ombra…/

Francesco Terrone da “L’alfabeto dei sentimenti”

Un pensiero su “L’angolo del cuore con Francesco Terrone: “Io sono”

  1. F:T:è un vero Velardiniellano,perchè si rifà senza conoscerlo-volerlo-confrontarsi col noto cantautore-cantastorie del ‘500 e celeberrimo posteggiatore -ambulante campano del sec.XVI:VELARDINIELLO,autorte della trilogica Storia a stanze de’100 ann’arreto;Farcza de’li massari e lamiento e Licenzuose Octave maravigliuose

I commenti sono chiusi.