Roma: Assoturismo, Ingenito su comparto extralberghiero

“Questa mattina una nostra delegata di Assoturismo, la federazione nazionale che rappresenta le categorie turistiche della Confesercenti compreso l’Aigo, l’associazione che tutela il comparto ricettivo extralberghiero e  di cui sono presidente nazionale dall’aprile scorso – dichiara il salernitano Agostino Ingenito – mi ha relazionato sul resoconto della prima riunione del tavolo di partenariato del Poin che si è svolto a Roma  presso la Presidenza del Consiglio al Dipartimento per lo  Sviluppo e Competitività del Turismo . Dalla verifica della documentazione ho preso atto con non poca sorpresa che nella ripartizione e descrizione dei territori coinvolti negli otto Poli previsti ovvero nelle aree di massima concetrazione di attrattori naturali, culturali e paesaggistici, integrati alle Reti Interregionali, non figura il territorio salernitano bensi per la Regione Campania solo la Baia di Napoli. Ho immediatamente posto all’attenzione della nostra segreteria la necessità di provvedere ad inviare un’osservazione  come previsto dalle competenze del tavolo, ma ritengo che sia necessario che vi sia un intervento politico condiviso a sostegno della mia proposta”. Fin qui le parole espresse a caldo dal presidente nazionale Aigo Agostino Ingenito che nello sgombrare il campo da qualsiasi localismo chiarisce ulteriormente le motivazioni del suo risentimento. “Non è solo una questione localistica, i fondi Poin che erano già in capo per l’Autorità di Gestione alla Regione Campania sono stati avocati al Ministero degli Affari Regionali, sembra per difficoltà oggettive di capacità di gestione dei processi – continua Ingenito – ma trattandosi di fondi europei esclusivamente destinati alle Regioni Campania, Calabria, Puglia e Regione Sicilia appare assurdo a parità di qualità intrinseche del nostro territorio con altri indicati negli altri Poli che proprio il Golfo di Salerno e gli eccezionali siti culturali e paesaggistici non siano stati benificiati dai contributi economici che la Comunità Europea ha disposto ormai da tempo, è quanto mai necessario che quei fondi possano essere utilizzati per salvaguardare e garantire quello sviluppo inderogabile per il territorio salernitano, se come affermano i rappresentanti istituzionali è tra le priorità dei propri programmi politici”. Un’esortazione dunque e non già una critica che il solo obiettivo – secondo Ingenito – di motivare a richiedere una rimodulazione dei poli che vede attualmente nuovamente soccombere Salerno rispetto a Napoli ed il suo hinterland. “ Pur ribadendo che non vi è alcun localismo o pretesa identitaria ritengo ingiusto che la Campania abbia solo un Polo rispetto alle altre regioni in cui sono previste almeno due, in Sicilia addirittura tre e che poi vi siano  comuni come per esempio Boscoreale, Trecase e Boscotrecase  che siano stati beneficiati dall’inserimento con i comuni della Penisola Sorrentina e non si sia tenuto conto di Paestum, della Costiera Amalfitana, del Cilento e della stessa Salerno che hanno decisamente qualcosa da dire per attrazione turistica e culturale”.