Vivere…oltre ogni prova!

di Rita Occidente Lupo

Non si può morire alla vigilia d’un esame, quando la vita davanti ti chiede d’aspettarti delle sorprese. Il lancio nel vuoto di una diciannovenne a Bassano del Grappa, prima degli orali di maturità, lascia interdetti. Giovani sempre più fragili, incapaci di fronteggiare la vita, di sottoporsi alle prove che questa richiede, temendo d’uscirne con le ossa rotte. Lo stress, la tensione, il caldo…la paura di non farcela, di deludere chi, in fondo, nutre aspettative legittime da un figlio, in termini di ritorno scolastico. Un modo per tirar i remi in barca, per dire addio al resto dei giorni, con l’incognita del futuro. 19 anni: troppo pochi per spegnersi senza aver ancora varcato la soglia della maturità. Un’inquietudine, quella che investe il nostro tempo, sempre più diffusa. Un disorientamento, che sbanda prima gli adulti, provati emotivamente da un’era in cui i rapporti umani, i valori, la vita di ogni giorno, costantemente ardui per le relazioni sociali. In cui tutto diventa pericoloso: fidarsi degli altri, andare con gli altri, vivere! Un’insicurezza palese, che lascia tanti tra corde di pessimismo e precario equilibrio, tra chiusura e faciloneria. Come relazionarsi? In tanti oggi a chiederselo, in pochi ad averne scoperto la ricetta magica, per non soccombere nell’arena, ma per tutelare la dignità…parola fuggita, come la verità dal vaso di Pandora, ancora per i rivoli del mondo, a caccia di uomini di buona volontà, atti ad appagarsi  del poco o del nulla, ma nella serenità del cuore..