La corda della saggezza lega (tribù del Congo rd): Formichiere (orycterope)

Padre Oliviero Ferro

Si sospende alla corda un artiglio di formichiere nero. Il formichiere è il simbolo dell’iniziatore che viene, accettando molti doni, dare la sua esperienza. Il suo grido interviene nelle iniziazioni, suggerito da un uomo che soffia in un bambù immerso in un grande vaso di terracotta o in una piccola fossa scavata al livello del suolo. Nel rito Kankunde ka kindi, gli iniziati sono riuniti in semicerchio davanti una delle entrate della capanna ovale (lubungu) che è stata costruita in vista dell’iniziazione(essa simbolizza la tartaruga o l’elefante). Una tenda di stoffa di fico chiude questa porta a metà, liberando solo lo spazio interno, tra il suolo e la tenda. Un ceppo è posto davanti all’entrata, come una soglia da passare. All’interno, due iniziati sono seduti, dalle due parti dell’entrata co,con loro, un uomo mascherato, mani e ginocchia al suolo. La maschera è piazzata sul cranio,in modo che guarda gli iniziati, mentre colui che la porta ha la faccia rivolta verso terra: è munito di una corazza di tartaruga, visibile sotto la lunga barba della maschera. Segue allora tutto un mimo, descritto, nel libro “Lega Culture” di D.Biebuyck(Barkeley-London 1973).

1.      Cantanti e tamburini, in piedi all’esterno,intonano il primo canto “mukulu wa nkulu akelela ku kindi”: il fratello maggiore della tartaruga si mette in strada per organizzare l’iniziazione al kindi. Durante questo canto,la maschera avanza e tira indietro la testa, imitando la marcia e le esitazioni della tartaruga.

2.      La maschera spinge la corazza della tartaruga sul ceppo,come se la tartaruga si sforzasse di salire per poi cadere a terra, mentre il coro propone il secondo canto “mukulu wa nkulu asuluka mugogo”: il fratello maggiore della tartaruga incontra un albero abbattuto: il vecchio kindi arriva al villaggio, ma vi incontra un ostacolo che gli impedisce di fare quello che desidera fare. Eppure ne ha voglia.

3.      Uno dei due iniziati, seduto vicino a lui, gli tende un po’ di banane schiacciate in un cucchiaio d’avorio:la maschera rifiuta di gustarle e scuote la testa da sinistra a destra, mentre sale il terzo canto “bakulu ba nkulu nasiga    bekulia luselu”: i fratelli della tartaruga,io gli lascio le banane schiacciate; i kindi sono troppo nobili per accontentarsi di un cibo crudo o cotto a metà,non accettano che degli alimenti appropriati al loro rango.

4.      La maschera, depositando la corazza, agita due giocattoli con sonagli dietro la sua barba e fa finta di uscire dalla capanna; ma gli iniziati, mettendole davanti delle foglie di phrynium, le sbarrano la porta. Quarto canto “mamenyaga anyampu mu mukumbi kasi ntumba”: io immaginavo che era un topo di Gambia; mentre è un formichiere; io credevo raggiungere facilmente e senza troppe spese i gradi superiori dell’iniziazione, ma vedo ora che si tratta di una cosa di grande valore.

5.      La maschera agita violentemente i giocattoli a sonagli e si dondola da destra a sinistra,mentre i suoi due collaboratori tagliano qualche pezzetto del ceppo e agitano le foglie di phrynium. Quinto canto “Ntumba ntapupoe na malele mwasema nkuzi”: un formichiere non esce mai dal suo buco quando non si bruciano che delle foglie secche, ma quando si taglia della legna da bruciare. Senza dare molti doni e preparare molto cibo, nessuno può accedere ai gradi superiori del Bwami.

6.      Gli iniziati che si trovano all’interno prendono allora una liana, mbubi, che termina con due artigli di formichiere, che è fissata alla maschera. Tirano e la testa della maschera appare progressivamente sotto la tenda. Sesto canto “Mwakala mbubi ntumba zegama mu mulundu”: taglia la liana, il formichiere si ostina a restare nel suo buco. I doni che tu gli hai preparato non sono sufficienti. Va’ a cercarne degli altri.

7.      Gli iniziati continuano a tirare sulla liana mbubi; la maschera emerge allora dalla capanna ed è catturata dai due. Settimo canto “Ntumba atomoka mu mulundu”: il formichiere esce dal suo buco. Le iniziazioni possono cominciare, perché tutto il necessario è pronto. Proverbio “Vecchio formichiere,va a vedere la tua vecchia tana”. Tu, capo, esplora continuamente il tuo villaggio: tu devi conoscere ciascun abitante,visitare i vecchi, incoraggiare i malati, sostenere i poveri, renderti conto personalmente dei problemi che ci sono. Se tu sei responsabile di una comunità, cerca di conoscere ogni membro e di essere al corrente di ciò che essi fanno. Ogni tanto, fai un ricordo delle tue vecchie esperienze e vedi ciò che esse possono ancora darti per i problemi attuali.