Salerno: Cisl chiede alla Camera di Commercio protocollo per il lavoro

“Il nostro territorio ha bisogno di un nuovo modo di fare sindacato, d’intendere le relazioni tra imprenditori e rappresentanti dei lavoratori. Per questo c’è bisogno di firmare un patto con la Camera di Commercio di Salerno, che possa portare intorno ad un tavolo di concertazione tutte le sigle tra artigiani e sindacati e gli esponenti politici locali, provinciali e regionali”. Questa l’idea di Giovanni Giudice, segretario generale della Cisl Salerno, che propone al nuovo presidente dell’Ente camerale, Guido Arzano, un protocollo che dovrebbe avere come obiettivo, visto che “la crisi è stata come un tsunami”, ha detto Giudice, il rilancio e la difesa del lavoro in provincia di Salerno, in particolar modo di quelle eccellenze che hanno un’incidenza sociale fortissima. Rinnovare, quindi, il dialogo sociale, che non sia più di contrasto ma costruttivo di nuove relazioni, in particolare finalizzato alla ricerca di finanziamenti. Tra gli obiettivi del protocollo che la Cisl salernitana proporrà alla Camera di Commercio nei prossimi giorni c’è quello di “dare seguito alla ‘Small Business Act’ per il rilancio delle piccole e medie imprese”, ha sottolineato il massimo rappresentante della Cisl salernitana, che però parla anche di “conciliazione dei tempi lavoro-famiglia”. Non solo, il protocollo mira sia a un miglior dialogo con gli istituti di credito affinché concedano con maggiore facilità risorse agli imprenditori, in particolare tenendo conto della solidità rappresentata fino ad oggi con un tasso del solo 2% di non restituzione del denaro, sia a contrastare con le forze dell’ordine le infiltrazioni della criminalità organizzata e il lavoro sommerso.“L’obiettivo di questo patto con i maggiori protagonisti della vita economica e sociale della provincia deve essere anche quello di creare una vera e propria cabina di regia”, ha sottolineato Giudice. “Abbiamo bisogno di un tavolo di concertazione che sia un luogo di riflessione, di pianificazione strategica del sistema lavoro che vada a completare l’opera già incominciata da un punto di vista tecnico dall’organizzazione sindacale che rappresento. Spero che Arzano raccolga questa sfida difficile ma allo stesso tempo ambiziosa”.