Iconografia dell’angelo Raffaele come angelo nuziale

Il  libro biblico di Tobia è stato fonte di ispirazione per la realizzazione di loro opere per molti artisti europei soprattutto nel Cinquecento, nel Seicento  e  nel  Settecento. Esclusivamente in esso ci viene presentata la figura dell’angelo Raffaele sia come angelo guaritore, sia come angelo protettore dei viaggiatori, sia, infine, come angelo protettore dei matrimoni. Questo per essere stato il fautore ed il protettore del matrimonio di due bravi giovani, Tobia e Sara, dalle insidie del diavolo Asmodeo,  geloso della loro unione. E’ sulle opere d’arte che ci presentano l’angelo sotto quest’ultima sua prerogativa che abbiamo recentemente voluto effettuare una ricerca. Tali opere non sono poche né di scarso valore ma, chissà  perché, sono poco presenti nei manuali di Storia dell’ arte. Spesso fanno parte di un ciclo che vuol illustrare tutto il libro di Tobia. Per il Cinquecento ci è sufficiente citare il fiammingo Marten de Vos. Nel Seicento trattano il tema  il francese  Eustache de La Seuer, allievo di Simon Vouet e gli olandesi  Pieter Lastman, il maestro di Rembrandt,  Nicolaes Knüpfer e il suo grande discepolo Jan Havicksz. Steen. A metà Settecento i fratelli Guardi eseguono cinque stupende tele per l’antichissima chiesa dell’angelo Raffaele a Venezia in una delle quali  l’angelo è la forza degli sposi. Poco prima il francese Pierre Parrocel  per la galleria dell’ Hôtel de Noailles  a St. Germain-en-Laye aveva dipinto la storia di Tobia in ben tredici quadri oggi al castello Borelly di Marsiglia in tre dei quali Raffaele è con Tobia e Sara.  Nell’Ottocento ci sembra calare un po’ l’interesse degli artisti per il libro di Tobia come fonte ispiratrice di loro opere ma non si possono tacere due dipinti del tedesco Felix Schadow, figlio del più famoso scultore Johann Gottfried, il primo dei quali (vedi foto), acquistato recentemente dal principe del Liecthestein  Hans Adam II, fa parte della sua grande collezione d’arte  e due incisioni del “nazareno” Iulius Schnorr von Carolsfeld, tedesco anche lui, che mostrano  Raffaele come speciale Angelo Nuziale. Ai giorni nostri c’è la grande stupenda tela per la Chiesa di S. Maria dell’Orazione di Civitavecchia di Walter Massi, un quadro dell’artista trentino Paolo Saetti e una vetrata della cattedrale del Sacro Cuore a Winona  [ Minnesota,  U.S.A. ]. Auguri fervidissimi alla dott.ssa  Raffaella, figlia del vicepresidente della Pro Loco di Minori, in Costa d’Amalfi,  dott. Mario de Iuliis, che il 23 di questo mese  sposerà nella splendida basilica di S. Trofimena  del ridente centro il sig. Luigi Bava militare in carriera presso il 2° reggimento trasmissioni  di Bolzano. Luigi e Raffaella, che porta il nome dell’ Angelo degli sposi (del quale nella stessa basilica c’è un grande dipinto) vinceranno di sicuro tutti gli Asmodei  che tenteranno, invano, di sminuire la loro felicità.  

Antonio Adinolfi