L’Italia: il Paese della “noia” infinita

Giuseppe Lembo

L’Italia è un Paese di faziosità; una faziosità diffusa e contagiosa che non permette a nessuno di conservarsi liberi ed indifferenti. Una faziosità diffusa che coinvolge tutto e tutti. Si parla gridando; non si consce il dialogo, il confronto. C’è un clima diffuso di opposte tifoserie da stadio. La nostra è un’epoca senza certezze; la saggezza è un bene sempre più raro. Si preferisce al dialogo, lo scontro; un comune obiettivo è quello di eliminare l’altro, non tanto visto come avversario, quanto come nemico da abbattere. Purtroppo, in questo nostro paese, oggi tutto si traduce in politica-potere, dove da contrapposti schieramenti, si deve cercare assolutamente di eliminare l’altro, un nemico da abbattere per il proprio bene, per la propria sopravvivenza. Ma in che mondo viviamo? Quale civiltà è mai questa? Siamo di fronte ad un mondo di pericolosi barbari che ci sta preparando i tempi bui di un nuovo medioevo. Il simbolo del degrado è rappresentato da un mediatico oscenamente pericoloso; le trasmissioni Ballarò ed Annozero, ne rappresentano settimanalmente l’esempio più evidente e più distruttivo; l’arena mediatica alimenta non tanto e solo il tifo da stadio, ma un grande odio umano tra le due contrapposte tifoserie. Ormai, dal nostro sentire comune, sono completamente scomparsi il gusto, il senso etico, la gerarchia dei valori; tutto è odio; tutto è fanatismo e senso di rivincita tendente ad eliminare l’altro, in quanto nemico da abbattere. È stato cancellato il dialogo tra le parti; non si parla, ma si grida. Gli scenari sono veramente tristi; non si produce interesse, ma solo tanta noia, tanta insofferenza sociale per essere costretti a sentire solo e sempre le stesse cose. Siamo di fronte alla perdita dei valori, quelli veri; oggi si produce noia, tanta noia. Ma domani? Dietro l’angolo, oltre all’incertezza, c’è il grave rischio di vedere trasformate le violenze verbali, in scontri veri con, questa volta, l’eliminazione vera e non solo mediatica, dell’altro, fatto vedere come nemico da abbattere. Tutto questo succede per il decadimento in cui hanno portato il nostro Paese, un Paese alla deriva che ha ormai perso la bussola ed il senso delle cose buone. Purtroppo, l’Italia è un sepolcro imbiancato. Speriamo che, chi se ne deve accorgere, se ne accorga al più presto e sappia intelligentemente correre ai ripari, evitando così l’irreparabile e la fine di un sogno di civiltà oggi ad un bivio estremamente pericoloso.