Contursi: Pd, vertenza idraulico-forestali, straordinaria mobilitazione

Straordinaria mobilitazione del Partito Democratico della Provincia di Salerno.  Più di 200 persone a Contursi Terme hanno preso parte, lunedì scorso, alla manifestazione pubblica per il “Lavoro, il Territorio, la Montagna”. Tra gli altri, decine di Sindaci, a cominciare dal primo cittadino di Contursi Giacomo Rosa che ha aperto i lavori. E, poi,  amministratori locali, presidenti di comunità montane, rappresentanti regionali e provinciali delle tre sigle sindacali, rappresentanti delle associazioni, il Presidente provinciale della Cia, i dirigenti regionali e nazionali dell’Uncem. C’erano, insieme a Ugo Carpinelli, Michele Figliulo e Nicola Parisi, l’onorevole Tino Iannuzzi, Donato Pica, Rosetta D’Amelio (questi ultimi due, consiglieri regionali e presentatori di una proposta di legge per la risoluzione definitiva del problema), il capogruppo alla Regione Peppe Russo, Enrico Borghi, presidente nazionale dell’Uncem e Enzo Amendola, segretario regionale del Partito Democratico che ha concluso i lavori sottolineando il livello di condivisione di unità che il Pd ha messo in campo sull’emergenza “comunità montane”. Sono giunti ai lavori i saluti dell’onorevole  Antonio Valiante, assente giustificato per importanti impegni personali, e del senatore Alfonso Andria, che non ha fatto mancare il suo contributo. Andria, infatti, con una lettera al segretario provinciale Nicola Landolfi e ai presenti ha confermato  la sua disponibilità  sottolineando  gli impegni già assunti sul piano nazionale con alcune proposte ed emendamenti al decreto mille proroghe. Corrado Martinangelo ha formulato le proposte di merito a nome del forum regionale dell’agricoltura Pd. Nella sua introduzione, il Segretario Provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi, oltre a sottolineare i numeri (5000 lavoratori di cui 2500 nella sola provincia salernitana, con quasi l’80 % impegnati a tempo indeterminato), ha ribadito l’intenzione del Pd di andare avanti mettendo in campo, se è il caso, anche iniziative di “lotta”. Ha evidenziato l’esigenza, però, di un movimento “trasversale”, “territoriale”, la nascita di “comitati civici per il lavoro e la montagna” in grado di alzare l’ “asticella” della vertenza, che non è solo “sociale” ma democratica perché affonda ulteriormente un territorio penalizzato da tagli ai servizi sociali e ai servizi pubblici ( senza precedenti) e che non ha rappresentanti politici, nell’attuale area di governo, degni di rappresentare il territorio. Invece di raccontare la favola della nuova regione, perché non si difende il lavoro di chi garantisce alle aree interne sicurezza, presenza, intervento nei lavori urgenti e straordinari? Il partito Democratico intende organizzare momenti ulteriori di mobilitazione di protesta, auspicando che almeno su questa vertenza si possa realizzare il massimo dell’unità delle altre forze politiche e sindacali.