Vallo di Diano: difesa della scuola pubblica

 La nostra coscienza grida forte di fronte all’attacco inaudito che il premier ha recentemente sferrato ad una delle istituzioni fondamentali della nostra democrazia: la scuola pubblica. Per Berlusconi, interessato solo a trasformare i cittadini in consumatori acritici, l’istruzione è un optional e dunque l’istituzione deputata a suscitare lo spirito critico nei giovani non fa altro che lavorare contro le famiglie. Fa inorridire, poi, che il ministro dell’Istruzione non senta l’esigenza di difendere gli insegnanti e la scuola pubblica, ma difenda, invece, il presidente del Consiglio, delegittimando in questo modo il proprio ruolo. Si capisce, finalmente, anche il senso dei tagli praticati dal governo in questi anni: lo scopo finale era ed è la demolizione della scuola pubblica. Noi che, invece, da anni la difendiamo, perchè l’abbiamo a cuore, non “inculchiamo” valori nei nostri figli, ma cerchiamo di trasmetterli loro attraverso l’esempio. Per tale motivo non pensiamo che Berlusconi possa criticare gli insegnanti, se prima non critica se stesso ed i suoi comportamenti, non degni di costituire esempio per i nostri giovani. Il disprezzo mostrato verso la scuola pubblica, che insegna i valori condivisi in uno stato democratico, che sono gli stessi della Costituzione, ci porta, quindi, ad esprimere il nostro marcato dissenso nei riguardi di   questo duplice attacco. La nostra carta costituzionale tutela la scuola pubblica, che è di tutti e di ciascuno, come è di tutti e di ciascuno lo Stato, che giammai deve essere configurato come invasore della nostra libertà. Libertà non significa “ognuno per se” o peggio “ognuno come gli pare”, perchè non esiste libertà senza diritti. E la scuola, una scuola di qualità per tutti, è il primo dei diritti. Chi ha responsabilità di governo non dovrebbe attaccarla  gratuitamente, denotando una visione della Scuola e persino dello Stato che allarmano chiunque abbia a cuore la democrazia. Il comitato  Se non ora quando- Vallo di Diano intende rendere manifesta la propria ferma e netta protesta contro l’ennesime esternazioni del premier e nel contempo vuole esprimere una leale  solidarietà agli allievi e insegnanti di tutte le scuole pubbliche, che meritano le scuse di  Berlusconi e di quanti condividono, per biechi calcoli politici, le sue affermazioni.

 

 

                                                                            Il Comitato Se non ora quando-Vallo di Diano