Salerno: tagli al trasporto pubblico, Cisl salernitana sul piede di guerra

 I tagli imposti dalla Regione sul trasporto pubblico hanno scatenato l’ira della Cisl salernitana. I vertici del sindacato di via Zara, infatti, nelle persone del numero uno provinciale, Giovanni Giudice, del segretario provinciale della Fit Cisl, Sergio Galdi, e del responsabile dell’Adiconsum Salerno, Gaetano Pellegrino, non hanno gradito l’ennesimo taglio annunciato dalla giunta di Palazzo Santa Lucia che vedrà lievitare i prezzi di biglietti e abbonamenti tra il 10 e il 12% e, nel contempo, diminuire le corse sia su ferro che su gomma. “Adesso è chiaramente in gioco il diritto alla mobilità dei cittadini”, ha affermato Giovanni Giudice. “La stangata peserà tanto sulle tasche dei pensionati, degli studenti universitari, dei disoccupati e dei lavoratori cassintegrati, che sono i soggetti che più di tutti usufruiscono del trasporto pubblico. Il costo dei carburanti continua a salire e a pagarne le spese sono sempre di più le classi meno abbienti. Il futuro, quindi, si gioca tutto sulla riforma fiscale che deve essere attuata quanto prima”. Un’analisi precisa ed accurata quella di Giudice, che poi analizza nel dettaglio gli effetti di un ennesimo taglio ai servizi: “Se diminuiscono le corse di conseguenza calano anche gli introiti e a farne le spese sarebbero anche i lavoratori. In questo contesto a dir poco funesto, poi, i cittadini che non hanno la possibilità di muoversi con l’auto sarebbero lasciati soli al loro destino e questo la Cisl non può accettarlo. Inoltre, tagliare i fondi al trasporto pubblico vorrebbe dire tagliare le gambe all’intero sistema turistico”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario dei trasportatori, Sergio Galdi: “Riteniamo che la civiltà e la democrazia di una comunità si misuri anche attraverso la quantità e la qualità dei servizi che la politica locale riesce a garantire alla propria comunità. Il costo del gasolio continua ad aumentare e, nel frattempo, la Provincia ed il Comune di Salerno stanno già dando indicazioni alle aziende di riferimento di produrre atti ed iniziative tesi a ridurre i servizi. Oltre a ciò, va ad aggiungersi il ritardo dei trasferimenti tra Regione e Provincia legati agli stipendi dei lavoratori. Tutto questo è a dir poco intollerabile”. Infuriato anche Gaetano Pellegrino dell’Adiconsum Salerno: “Il diritto alla mobilità deve rimanere inviolabile. Se si registreranno dei tagli alle corse e degli aumenti indiscriminati ai ticket correremo ai ripari tutelando in ogni sede i consumatori”.