Salerno: “Perchè devo dare sostanza ai miei sogni”

E’ sicuramente uno dei geni contemporanei dell’architettura, uno che si è divertito a progettare davvero di tutto, anche le cose più assurde, surreali: città-fumetto, musei-barche a vela, ma anche coppe di basket. Insomma divertendosi (come quando è stato “guest star” in una puntata dei Simpson) si è spinto oltre i confini dell’architettura e della creatività: “Perché devo dare sostanza ai miei sogni”. Eppure il canadese Frank Owen Goldenberg, al secolo Frank O. Gehry, classe ’29, architetto che appallottola fogli A4 e li trasforma in musei, non ha digerito ancora la “brutta figura” rimediata con Salerno quando il sindaco De Luca, a marzo del 2008, andò a trovarlo addirittura a Los Angeles, in missione ufficiale pagata dai contribuenti salernitani per chiedergli, in piena trans da propaganda, di realizzare il futuro termovalorizzatore del capoluogo . A quel sogno però Gehry, per quanto interessato, non è riuscito a dare sostanza e anzi quell’episodio proprio non è andato giù al “genio” di Toronto che, a distanza di ben tre anni, torna su quella vicenda in un passaggio dell’intervista rilasciata a febbraio 2011 alla rivista Flair della Mondadori (mensile femminile di target alto con originali servizi di attualità, moda e bellezza, di straordinario impatto visivo e forte contenuto giornalistico). A Gehry continua a dare fastidio che sia stato usato  il suo nome esclusivamente come “richiamo”“Scelgo in base a senso etico, idee politiche ed empatia con i committenti – dichiara Gehry rispondendo ad una domanda sul fatto che ci sia sempre un “balletto colorato” prima di realizzare un’opera  -. Non amo le situazioni facili in cui hai carta bianca. Preferisco le sfide dove puoi vincere o perdere ma almeno c’è adrenalina. Capita anche di fare brutte figure, come quando mi hanno chiamato a Salerno per fare il termovalorizzatore e poi non se n’è fatto più nulla, servivo solo da richiamo! Lì niente balletto!” parola di genio, oltre che di uomo libero!

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