Salerno: Codacons a tutela dei viaggiatori Cstp

Una Signora si rivolge al Codacons per avere “giustizia” di un sopruso subito come utente dei bus del CSTP. Alle 17:50 del giorno 12 gennaio 2011 sale sul Bus n. 58 da Antessano a Baronissi, qui oblitera il biglietto come è naturale che avvenga, poi cambia bus e prende il n. 23 su cui sale il controllore che le contesta di essere sprovvista di biglietto, pur mostratogli dalla Signora, ma il biglietto incriminato reca sull’obliterazione la data del 30 Nov 11 ore 22,14 (!!!)Naturalmente la nostra Signora non sa come giustificarsi – ma ne aveva bisogno? – ed il solerte controllore le eleva la multa di € 37,70 perché “sprovvista di biglietto”. Naturalmente la Signora tenta un giustificazione ovvia: “Forse la macchinetta non funziona”, ma l’inflessibile Signor controllore, che si avvede che la Signora ha il biglietto e non ha omesso di obliterare,  risponde, attenzione, la cosa più ovvia “proviamola  ed insieme obliterano il biglietto, ma non sull’autobus 58, bensì sul 23 su cui si trovano in quel momento, che funziona correttamente come evidenziato dall’obliterazione fatta per prova. Quindi era ovvio arguire che la macchinetta obliteratrice guasta era quella del n.58.Mortificata ed arrabbiata perché multata “per un peccato non commesso”, la Signora il giorno dopo (il 13 gennaio 2011) prende lo stesso bus n. 58, vidima il biglietto e la data che la macchinetta stampa è: 01 dicembre 2011!!! Questa volta si avvede dell’errore perché controlla la data stampata dall’obliterazione (“Ma” – ci chiediamo – chi ha controllato mai la data dopo l’obliterazione??). “Ora”,  si chiede l’Avv. Marchetti dell’Ufficio legale Regionale del Codacons a cui la Signora si è rivolta “pur riconoscendo il giusto ruolo di un controllore, ma che ruolo ha ricoperto se non ha visto il biglietto, non ha visto la timbratura stampata dalla macchinetta, non si è avveduto che la data riportata  al 12 gennaio era 30 nov ‘11 che alle 19,10 recava le 22,14?? ”. Quindi – continua l’Avv. Marchetti – con tutta la buona volontà a voler riconoscere le buone intenzioni del controllore, ma proprio non riusciamo a non riconoscere come giuste le rimostranze della Signora utente che si è trovata di fronte all’ottusità, alla presunzione ed all’arroganza ed è stata mortificata nella sua onesta condotta di cittadina. Viene il sospetto – conclude l’Avv. Marchetti –  che la cecità sia un fatto abituale per un guasto di cui si è consapevoli ma che artatamente si ignora per elevare multe ingiuste”.Il Codacons, quindi, chiede un incontro urgente con i dirigenti del CSTP sia per chiedere spiegazioni sia per l’annullamento della multa e propone istanza di accesso per sapere quante multe sono state elevate per obliterazioni avvenute sul n. 58 nel periodo idi cui si parla.                                                                                           

                                                                                        Presidente Codacons Campania                     

                                                                                                                               Enrico Marchetti