Salerno: Teatro delle Arti, VII stagione di balletto

Il Teatro Delle Arti sorride nuovamente alla danza, aprendo le proprie porte, da gennaio a marzo, a quattro appuntamenti con altrettante sublimi sperimentazioni interpretate e dirette dai più noti ballerini e coreografi del panorama internazionale. Tutto è pronto per la VII Stagione di Balletto, la rassegna messa a punto dal Circuito Campano della Danza (CDTM), diretto da Mario Crasto De Stefano. L’ouverture della rassegna, fissata per sabato 29 gennaio, sarà affidata a due grandi interpreti, Kledi Kadiu ed Emanuela Bianchini, protagonisti di “Non Solo Bolero”, la nuova creazione del raffinato coreografo italo-africano Mvula Sungani. Lo spettacolo, pensato per raccontare in modo cinematografico la vita di persone comuni mediante grandi opere musicali e letterarie (come la Carmen di Mérimée, i Carmina Burana di Orff, Amores di Ovidio ed il Bolero di Ravel) reinterpretate e trasfigurate da Sungani con la sua visione contemporanea della vita, porterà in scena un intreccio di storie dal forte sapore etnico che vedrà impegnati anche i bravi solisti della Compagnia Mvula Sungani. A seguire (giovedì 10 febbraio), il palcoscenico del Delle Arti accoglierà la MMCompany e Vincenzo Capezzuto, corpo e voce della suite “Con le labbra dipinte”: quattro coreografie  forti e rarefatte al tempo stesso, come i temi eterni danzati (l’amore, il gioco della seduzione, l’umana debolezza, la sacralità), nel pieno stile visionario del coreografo che le firma, Michele Merola.  Il terzo appuntamento della stagione (lunedì 21 febbraio) sarà all’insegna del cabaret balletto, tutto da ridere, della Compagnia Lucido Sottile in “Speradiserabeltemposi…Rosso!”, divertente parodia della danza così come nella sfacciata visione delle due coreografe Tiziana Troja e Michela Sale Musio. Chiude la VII Stagione l’atteso ritorno di Raffaele Paganini, già per tre volte ospite del Delle Arti, questa volta protagonista (sabato 5 e domenica 6 marzo) della versione a balletto – la prima in Italia – di “Un Americano a Parigi”. Lo spettacolo, che si traduce in un’inedita elaborazione drammaturgica dell’opera musicale di George Gershwin curata da Riccardo Reim per la coreografia di Luigi Martelletta, percorre il doppio binario del testo originale e della sua felicissima versione cinematografica intrecciandovi, come una sorta di ‘chiave di lettura’, un terzo elemento, ovvero il dato biografico riguardante l’autore, lui stesso, neppure trentenne, giovane “americano a Parigi”, incarnato dall’etoile. Gli spettacoli andranno in scena alle ore 21, ad eccezione della replica di “Un Americano a Parigi” in programma domenica 6 marzo alle 18. Abbonamenti a quattro spettacoli al costo di 60 euro.