Cava de’ Tirreni: intervista al Grand’Ufficiale Salvatore Fasano

Incontriamo il Grand’Ufficiale Salvatore Fasano, per tracciare un bilancio sulle attività delle commissioni per la Toponomastica cittadina da lui presiedute. Dopo un’iniziale ritrosia a parlare, il professor Fasano si  rivela uno scrigno della memoria metelliana. Quando fu istituita la  prima Commissione Speciale per la Toponomastica cittadina?“La Commissione nacque nel 1986 –ricorda il Grand’Ufficiale- e nel 1990 sottopose i suoi lavori  all’approvazione  del Consiglio Comunale. Frutto di quella Commissione di cui facevano parte, oltre al sottoscritto  in qualità di presidente, personalità del mondo culturale, storico e politico cavese, fu la proposizione di circa 250 toponimi con altrettante strade, piazze, larghi, ville, mutamenti e sdoppiamenti di vecchie strade che creavano difficoltà o omonimie”. Il lavoro fu, quindi, approvato dall’assise cittadina… “Esattamente. Riscuotendo il plauso dell’intero consesso cittadino. Ciò avvenne il 29 dicembre del 1990. Nel 1992 trasmisi al Sindaco dell’epoca la documentazione, raccolta in copiosi contenitori, necessaria per ottenere l’approvazione da parte degli Enti preposti di Salerno, quale la Sovrintendenza BAAAS, la Società di Storia Patria quindi, la Prefettura, tutto a titolo gratuito”. Quali strade e piazze furono intitolate? “Trovarono definitiva sistemazione le vie del cosiddetto Rione Gescal e delle Cooperative ‘La Riscossa’, strade che erano di recente costruzione e che avevano una caotica identificazione. La sistemazione di quella zona fu il vero fiore all’occhiello della Commissione Speciale così come la sistemazione della zona di Sant’Anna ha rappresentato il fiore all’occhiello dell’ultima commissione da me presieduta. Successivamente si provvide a sistemare le numerose strade e piazze per stralci: nei primi 3 furono infatti intitolate 32 tra strade e piazze. L’ultima Commissione ha licenziato 36 proposte di intitolazione di vie e piazze”. Ha avuto attenzioni particolari per personaggi noti non cavesi?“Diversi sono i toponimi benemeriti non cavesi che ho proposto in Commissione: in particolare Salvo D’Acquisto, ma anche Pietro Nenni, Aldo Moro, Antonio Gramsci, Giovanni Gentile e, più recentemente, il mutamento del Prolungamento Marconi in Corso Palatucci, dedicando una strada all’eroico questore che liberò migliaia di ebrei dalla ferocia nazista”. Ha quindi, contribuito al ricordo di molte persone che hanno avuto legami con la città di Cava de’ Tirreni, proponendo e successivamente portando all’intitolazione di vie e piazze…“Precisamente. E’ accaduto con il sacerdote Don Mario Violante, con il Gen CC. Giuseppe Del Rosso, con l’industriale Armando Renato di Mauro, con lo scienziato del tabacco Leonardo Angeloni, con l’educatore Alfredo Caputo, con l’avv. Mario Amabile, con il Sac. Giuseppe Trezza, con il prof. Roberto Virtuoso, con il Gen. G. d. F. Ferdinando De Filippis, con i Caduti di Nassirya, con l’avv. Guido Guarino, con il Sindaco Andrea Angrisani la cui intitolazione di una villetta è avvenuta con l’amministrazione Galdi. Inoltre, ho sottoposto all’attenzione della Commissione la proposta di mutamento del breve tratto iniziale di Corso Umberto I in E. De Marinis e piazza S. Francesco. Ho ricordato concittadini illustri come l’avv. Domenico Apicella, Don Bartotolomeo D’Elia ed il dott. Carmine Terracciano”. Lei ha portato all’approvazione del Consiglio Comunale e degli organi preposti di Salerno, molte strade per ricordare gli eroici figli di Cava caduti in guerra…“Si. E’ stato il caso di molti decorati con la medaglia d’argento al V. M. come Corradino Schreiber, Giovanni Ciranna, Pasquale Cataldo, Raffaele Cimini, Vincenzo Lodato, Roberto Vollaro, Emmanuele Salzano. Ho operato anche per l’intitolazione a Sedulio Brazzini, decorato con la medaglia di bronzo al V. M. e per Pasquale Capone medaglia d’oro al V. M. Ho ricordato numerosi benefattori e personaggi illustri come Agnello Polverino, Francesco Galdi, Gaetano Avigliano, Onofrio Scannapieco e Don Giorgio Salierno. Sono stati onorati per le loro opere, benemeriti della Patria e dell’Umanità, tutti coloro che hanno illustrato la nostra città con l’ingegno o che, comunque, pur nella loro modestia, hanno rappresentato un punto di riferimento ancora valido nella vita cittadina”.Qual è la situazione della toponomastica di S. Anna?“La Commissione Speciale individuò in quella zona una ventina di strade, tra cui nove comunali. Attraverso altri fruttuosi sopralluoghi, ha individuato altre strade comunali e non, portando il totale a 17. Gli inconvenienti che da anni penalizzano la scorrevolezza della zona, soprattutto in ordine all’assistenza sanitaria, al recapito della corrispondenza, alla notifica degli atti giudiziari ed amministrativi, alla Protezione Civile, richiedevano una priorità sul lavoro dell’ultima Commissione. Tuttavia, esiste ancora il serio problema delle strade non comunali che rimarranno privi di ogni beneficio di rapida localizzazione. Il riordino della toponomastica della località S. Anna, corredato dai toponimi e planimetrie della zona è stato da me elaborato ed inviato al Sig. Sindaco prof. Avv. Marco Galdi ed ai signori assessori”.In alcuni punti del territorio però,  mancano i numeri civici. “E’ questo un grande problema presente sia al centro di Cava che in periferia dove, in alcune strade, addirittura sono errati o mancano. Avevo preparato in merito dei prototipi per il Borgo Scacciaventi, per Corso Umberto e per la località S. Anna. Erano dei prototipi elaborati da un’affermata ditta cavese e molto apprezzati”.Attraverso la presidenza delle commissioni per la Toponomastica cittadina, lei ha contribuito a custodire la memoria di Cava de’ Tirreni per oltre un ventennio…“Ciò è stato possibile anche grazie al supporto dei componenti delle due commissioni che, dal 1986 al 2010, sono stati presenti a quasi tutte le sedute, offrendo il loro fattivo apporto in termini di tempo e di cultura. A questi ultimi ed a coloro che, da esterni, hanno validamente collaborato con le commissioni,  va il mio plauso”.