Parole Africane: Jamaa (famiglia)

Padre Oliviero Ferro

Ciascuno di noi è nato e vive in una famiglia. Si sente bene,quando è attorniato dalle persone che gli sono più care. Certo, abbiamo anche altre persone (zii, nonni, cugini) che fanno parte della famiglia, però, spesso, li consideriamo lontani. Insomma delle persone da visitare di tanto in tanto. In Africa, invece, la famiglia è qualcosa di molto importante. Non è la famiglia ristretta, come da noi; ma è una famiglia allargata. Comprende tutti quelli che hanno dei legami, in modo diversi, con noi. Quindi zii, cugini, nonni….Tutti fanno parte di questo grande albero, del baobab che affonda le  radici in profondità e molto lontano. Nei momenti importanti(come il lutto o altre decisioni sulla vita) tutta la famiglia è e deve essere presente. Ad esempio: in Camerun, nel mese di agosto tutta la famiglia si ritrova nel villaggio di origine, dove vive l’erede della medesima. E’ colui che la guida. Ci si ritrova per delle decisioni importanti, per risolvere dei problemi,dei conflitti. Si ricordano i morti. Si programmano i funerali. Si condividono le gioie e i dolori. Si gioisce per le conquiste, per la visibilità della medesima. Se uno diventa ministro, sacerdote o fa fortuna negli affari, tutta la famiglia acquista importanza. Ci si aiuta, in modo che ognuno possa sentirsi parte pienamente di lei. E’ qualcosa di importante, forse difficile da capire. Ma quando sei invitato a una di queste riunioni, per un momento di preghiera per i loro defunti,allora ti accorgi che per gli africani, vivere senza famiglia, è come essere morti.