Salerno: a S. Sofia, Pietro Lista “Inquisizione”

Inaugurazione: ore 18,00- Orario: 11:00-13:00 / 17:00-21:00- Inquisizione è la mostra che Pietro Lista, riprendendo un motivo già da lui affrontato in versione pittorica, affida a dodici sculture di ‘cardinali’. Con queste sculture, Lista ha inteso mettere in scena, come in un teatro della storia, con l’esercizio di un elevato segno corrosivo, l’identità di superbia che si annida nel prototipo del potere e nelle sue declinazioni d’immobilità. E lo fa svuotandone in profondità la ‘forma’, mostrandola come involucro residuale e di morte, come rivestimento emblematico, ancorché polverosamente sontuoso, ricco, policromo. “Guardateli – dice Rino Mele nel testo critico che accompagna la mostra – questi vecchi impudichi che Lista ha fermato nel tempo del loro potere: immersi nel rosso (la porpora che li segna come un’ingiuria) non hanno corpo, solo il busto e, in mezzo al volto, l’apertura oscena della bocca dove la parola s’è inaridita, sostituita dalla lingua aggressiva degli animali predaci.” Seguaci di quel Malleus Maleficarum, con il quale s’intese codificare la più crudele inquisizione, i dodici ‘cardinali’ sono messi in fila nel loro ultimo gesto, calcificato in una sospensione di vuoto, a fronte di un “qualcosa contro cui gridano, sberciano, stridono con la lingua vituperosa. Niente di sacro è rimasto intorno ad essi se non i copricapo, mitre, galeri, zucchetti, bende, simboli di perdizione che loro reggono come re infernali in un osceno teatro di fantasmi…” Non è un caso, però, che i ‘cardinali’ ruotino intorno all’icona-autoritratto dello stesso Pietro Lista, classicamente tratteggiato per intero in una verità di sottile testimonianza. Ed è questa, ovviamente, la testimonianza propria dell’arte, che sempre rintraccia nelle cose il risvolto dell’attualità, inquisendole con la propria tensione creativa, a volte con sguardo impietoso, a volte con fatalistico, ma elevato distacco.