Italia, unico paese che ha invertito la rotta

Claudio Pisapia

“Chisst. Anno nun se po scurdà avuot e gira è sempe sera ma c’amma fa’ pe ave nu poc e bene” cosi cominciava una splendida canzone di Pino Daniele nel 1981 “E’ Sempre Sera”. Ho voluto cominciare così per un omaggio ad un grande cantante, al mio dialetto, e per cercare di esorcizzare un anno veramente devastante sotto tutti i punti di vista dove sarebbe stato importante che si remasse tutti dalla stessa parte per uscire da una delle crisi peggiori che hanno colpito il nostro Paese  mentre si è pensato a tutto tranne che a valutare i risultati raggiunti. Negli ultimi tempi l’Italia è stato l’unico paese che ha invertito la rotta e nonostante gli attacchi predeterminati da uomini senza scrupoli e senza midollo spinale grazie alla abnegazione del ministro Tremonti, unanimamente riconosciuto come una delle menti più lucide d’Europa nell’attacco alla crisi, siamo riusciti ad ottenere risultati inimmaginabili. Si cominciano ad approvare le riforme quali l’architettura del Federalismo e la Riforma della Università e si spera che con il prossimo anno si dia mano in modo concreto alla Riforma Fiscale, il Welfare e la Giustizia  per determinare una volta per tutte quelli che sono i limiti invalicabili della libertà personale e delle garanzie  oltre i quali nessuno, può determinare restrizioni e degenerazioni a proprio piacimento senza garantire uniformità di giudizio per tutti. Pensate solo per un attimo se non ci fossero stati Fini ed i suoi sodali cosa si poteva fare in più per il rilancio del nostro Paese, magari si poteva avviare un percorso che ci avrebbe portato al rilancio del turismo o delle attività produttive. Solo grazie alla caparbietà e  all’ abnegazione di Marchionne e del Ministro Sacconi e all’accordo siglato ieri tra Fiat e Sindacati, si proverà a rilanciare un settore che è stato da sempre trainante per l’Italia , ma questa volta si è smontato il metodo Agnelli, e la ripresa, la Fiat se la gioca senza fondi pubblici, con l’appoggio del Governo ma senza regali. Tornando al nostro orticello immaginate solo per un attimo se la Regione Campania in una sorta di immobilismo permanente avesse dato un po’ di respiro alle pmi, forse oggi la ripresa avrebbe contaminato anche le nostre attività e la nostra Provincia. Nei propositi per il 2011 ci dovrà essere gioco forza la presa d’atto di Caldoro & Company che così non si può continuare, perchè stanno facendo di tutto per trasformare una vittoria storica in una delle più grandi debacle, con la complicità interessata del grande vecchio di Nusco che ha sempre penalizzato lo sviluppo a favore del tirare a campare, con la sola eccezione per le proprie zone con il riscontro politico del suo operato. A tal proposito l’unica nota positiva della politica locale è l’intuizione del Presidente Cirielli con il progetto di nuova Regione, io lo guardo dal punto di vista economico e sociale e dico che la Provincia di Salerno negli ultimi anni è stata bistrattata, nei trasferimenti dei fondi con delle penalità enormi non solo rispetto a Napoli ma anche rispetto ad Avellino e Caserta che nulla ma proprio nulla hanno in  più rispetto a Salerno. Ma ora l’iter è avviato e conoscendo coloro che si stanno impegnando su questo fronte sarà difficile che si torni indietro e questo soprattutto grazie all’impegno costante di tanti Amministratori vicini al Presidente Cirielli che credono in un nuovo modo di fare Politica basato sui risultati più che sulle promesse. A Salerno città domina l’apparenza e il silenzio, tutti si lamentano ma nessuno parla: i Commercianti sono inferociti e snocciolano dati di una crisi, che di sistema non è ma è dovuta solo ad una politica sbagliata dell’ Amministrazione e di coloro che rappresentano tale categorie, perchè pur di ingraziarsi il politico di turno accettano una non programmazione basata sull’ apparenza delle luminarie senza uno straccio di programmazione accessoria. Mi spiego meglio, non si sono fatti Piani Traffico e Parcheggi per accogliere le frotte di turisti 2 milioni dice il Sindaco ( uanema), e la gente passa delle ore in macchina senza poter conquistare la preziosa fotografia vicino all’ albero più grande del mondo????Sarebbe stato difficile programmare un piano Navette che snellisse il traffico e portasse gente in centro bloccando e pedonalizzando le strade con le luminarie e creando posti auto aggiuntivi all’ingresso della nostra città??? Non sarebbe stato meglio mettere le “Fantastiche “ Bancarelle cariche di prodotti di dubbia provenienza in periferia per dare sfogo anche ad altre zone morte distrutte da tale politica quali via Irno, Pastena, Torrione ecc.???? Io so che a queste domande non  ci sarà mai risposta ma spero ch i lettori si pongano come proposito per il prossimo anno di fare una attenta riflessione che per il bene della nostra città ci faccia cambiare registro per trasformare Salerno dalla città del Silenzio e dell’ Apparenza a città dell’ Accoglienza.Buon 2001