Cava de’ Tirreni: Pdl, Cicco “Vergognoso il consiglio comunale”

Quanto ho visto personalmente, ieri sera, in Consiglio Comunale, è semplicemente vergognoso. Non è la prima volta che assisto, da parte di alcuni esponenti della minoranza, a palesi tentativi di strumentalizzazione delle discussioni consiliari allo scopo di sobillare i cittadini presenti in sala contro l’amministrazione in carica. E’ una pratica molto grave, perché gioca sulle debolezze e sulle difficoltà della gente senza curarsi del clima di tensione che si va ad innescare e del rischio evidente per la sicurezza pubblica. Nei giorni scorsi avevo già letto su internet dell’organizzazione della protesta in massa degli assegnatari delle case, alimentata da false notizie create ad arte, nei giorni precedenti, per generare allarmismi. Saggezza e senso di responsabilità dovrebbero suggerire di tenere bassi i toni, soprattutto quando si affrontano temi “caldi” e ci si trova a prendere decisioni che sono avvertite dai cittadini cavesi sulla propria pelle. Il consigliere Gravagnuolo sa benissimo che i provvedimenti si prendono in Consiglio Comunale attraverso regolari votazioni in aula, non può pensare di creare un trambusto sulla base di una frase detta da un consigliere di maggioranza in sede di commissione o di una dichiarazione riportata da altri. Il sindaco aveva già chiarito che non c’era alcuna intenzione di mettere in discussione le assegnazioni già effettuate, che bisognava semplicemente verificare l’operato degli uffici (operanti in un clima di tensione non imputabile certo all’amministrazione comunale) e, quindi, procedere alla votazione dell’emendamento all’ordine del giorno. Trovo per altro ridicolo che ci sia la contestazione sulla verifica del numero legale, richiesta dal consigliere Gravagnuolo, dopo i 15 minuti di pausa votati, senza che lo stesso presidente del consiglio fosse ancora rientrato in aula: in tutti i consigli comunali precedenti, maggioranza e minoranza hanno sempre (per consuetudine) “sforato” di alcuni minuti rispetto alla durata concordata della pausa, spesso per far fronte ad un pasto frugale al bar, senza che ci fosse la contestazione di nessuno. Una volta rientrato il presidente, si è regolarmente constatato il numero legale necessario per il prosieguo della seduta. Se il consigliere Gravagnuolo avesse rinunciato ad abbandonare l’aula (come già fatto ad un consiglio precedente, tra l’altro), avrebbe contribuito a riprendere la discussione secondo un preciso senso di responsabilità nei confronti dei colleghi presenti e della cittadinanza. Per cui, ribadisco, a mio avviso ieri è mancato il buon senso da parte di alcuni componenti dell’opposizione e si è cercato inutilmente la “rissa” approfittando, a mio avviso, della presenza in sala dei diretti interessati. Concludo affermando che, quando sento rivolgere al sottoscritto accuse infamanti sull’etica e la morale, sento di rispondere che, nonostante il mio impegno politico sia recente, non ho evidentemente niente da imparare da chi invece ha molta più esperienza di me ma poi si trova ad assumere atteggiamenti e comportamenti discutibili, come quelli a cui ho assistito ieri sera nell’aula consiliare.

Giuseppe Gianluca Cicco, Coordinatore PDL