Ritratti Africani: l’albero di avocado di Songa

Padre Oliviero Ferro

C’è un posto che mi è rimasto nel cuore nella parrocchia di Nefa in Camerun. E’ la comunità di Songa. Siamo all’interno, diciamo nella brousse. Sono delle persone semplici,ma,a volte, hanno la testa un pochino dura, o meglio, hanno perso un po’ la voglia di lottare. Ogni volta che andavo da loro cercavo di spronarli a fare insieme le cose. Chiedevo loro di impegnarsi nella comunità, nel mandare i bambini alla scuola parrocchiale, nel mettersi a disposizione per la catechesi e il servizio della carità. Dopo molte insistenze e incoraggiamenti, finalmente siamo riusciti a fare il pavimento in cemento della chiesetta. E’ stato un miracolo. Ma noi, ci crediamo ai miracoli. Ci vuole solo un po’ di pazienza e prima o poi, qualcosa succede. Ma la cosa che mi attirava, in particolare, era la pianta di avocado davanti alla chiesetta. Ogni volta chiedevo al responsabile se i frutti erano maturi. Mi diceva di aspettare. Finalmente un giorno,dopo la messa, mi da una busta piena di frutti. Lo ringrazio di cuore. La pianta era piena di questi frutti e, dato che aveva capito che mi piacevano (non solo a me, ma ai miei confratelli), Jean me le aveva preparati. Sono deliziosi,sia gustati con un cucchiaino, sia frullati con il caffè o il limone. Quella pianta era là da tanti anni. Aveva visto tante persone e continuava a donare i suoi frutti a tutti quelli che passavano sotto i suoi rami. Non si stancava, perché Qualcuno le aveva insegnato a donare!