Sala Consilina: “A 30 anni dal terremoto, il dissesto idrogeologico e i cantieri utili”

Michele D’Alessio

“A trent’anni dal terremoto, il dissesto idrogeologico e i cantieri utili” è stato il tema del convegno che si è tenuto sabato mattina presso l’aula magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore ” D. De Petrinis ” e organizzato da locale Lions Club presieduto dall’avvocato Angelo Paladino. A far gli onori di casa è stata, naturalmente la Preside Mariantonietta Trotta, (Dirigente dell’Istituto Tecnico per Geometri) sempre sensibile a queste iniziative, che ha ricordato  i tragici momenti vissuti degli eventi simici del 1980 in Irpinia, che sconvolsero larga parte dei territori di Campania e Basilicata provocando un gran numero di vittime e danni ingentissimi alle città, alle popolazione e ai loro beni materiali, all’apparato produttivo, all’organizzazione sociale nel suo complesso, “ …la maggior parte di voi ragazzi non c’era, ma per noi, quel minuto e mezzo è stato un salto nel buio più profondo…” Nell’intervento di apertura l’avvocato Paladino ha lanciato la sua proposta di dare vita a quelli che lui stesso ha definito “cantieri utili”. “Le imprese edili sono in crisi – ha spiegato il presidente del Lions Club – perchè non si costruiscono più case. Sarebbe opportuno che gli enti pubblici a ciò deputati aprano una serie di cantieri per far fronte al dissesto idrogeologico; nel Vallo di Diano sono centinaia i punti a rischio e in provincia di Salerno il 99% dei comuni ha delle situazioni a rischio. Aprendo questi cantieri si darebbe lavoro a migliaia di imprese e a decine di migliaia di operai, ingegneri e geometri”.L’incontro a cui hanno preso parte numerosi studenti ha visto gli interventi, tra gli altri, del Presidente della Comunità Montana “Vallo di diano” l’arch. Raffaele Accetta  che ha ricordato che le complessità della struttura morfologica del territorio collinare e montano delle due Regioni avevano impedito il consolidarsi di significative attività umane, ramificate in un diffuso sistema di città di piccole e piccolissime dimensioni, che veniva così investito da una profonda crisi sociale e produttiva. Le devastazioni del sisma si sovrapposero a fisiologiche condizioni di crisi, dovute a carenze infrastrutturali ed al parziale fallimento dei meccanismi di sviluppo posti in essere, sin dagli anni ’50 e ‘60. L’ intervento del presidente dell’ordine dei Geologi della Campania Francesco Peduto, ha richiamato il grave  rischio del dissesto Idrogeologico  che vivono le Regioni, in particolare dove la Provincia di Salerno e il Vallo di Diano non sono esenti, anzi negli ultimi giorni ne abbiamo avuti degli esempi, effetto anche della selvaggia urbanizzazione di aree inadeguate. Gli Interventi di Nunzio Di Giacomo dell’autorità di Bacino Interregionale Sele e di Francesco Alliegro Presidente del Consorzio di Bonifica del Vallo di Diano, hanno ribadito la ferita ancora aperta nel cuore degli Italiani, che fece il terremoto del 23 Novembre 1980 e  l’importante ruolo degli Enti di Bonifica, che ebbero dopo la ricostruzione post- sisma con  La riorganizzazione territoriale e la legge di spesa 219/81”.