Vita di Missione: ritratti africani, Murega, cuoco e lavandaio

 Padre Oliviero Ferro

Si chiamava Murega. Era il cuoco della missione di Luvungi (Congo RD). Era veramente scuro di pelle. Ci preparava da mangiare e ci lavava anche i vestiti. Era un tipo simpatico. Però la domenica sera, il suo momento libero, si lasciava un po’ andare. Faceva amicizia stretta con la birra. E il lunedì mattina rischiava di non essere molto sveglio. Ma, a parte questa sua debolezza, (che avevano molti uomini: si beve, dato che da mangiare non ce n’è molto), ci aiutava a tenerci in forma. Mi accompagnava al mercato di Kiringye per comperare la carne. Ci preparava il pane. Insomma aveva imparato a fare da mangiare anche all’italiana (spaghetti; quando c’erano). Poi,come abbiamo detto,lavava i vestiti. Un giorno, mia mamma lo ha visto e gli ha chiesto come mai usava la spazzola per togliere le macchie. La sua risposta è stata molto semplice. Disse che aveva sempre fatto così e quindi continuava. C’era solo un piccolo problema:la spazzola non toglieva solo le macchie, ma rendeva i vestiti sempre più trasparenti. C’era da apprezzare la buona volontà. Noi non potevamo fare tutto e lui ci aiutava, dove noi non riuscivamo ad arrivare. Noi siamo mai morti di fame. Anche lui, come tante altre persone, sono entrati discretamente nella nostra vita e hanno dato il loro contributo di semplicità.