Vita di Missione: viaggio in battellino sul lago Tanganika, dormire sulla spiaggia

Padre Oliviero Ferro

 Il viaggio sul lago è molto lungo. A volte ti capita che non puoi arrivare in tempo,cioè con la luce del  giorno, al villaggio e allora si decide di fermarsi vicino a una spiaggia. Si cerca di trovare un posto sicuro per il battellino. E poi si scende a riva. Apriamo le nostre scatolette di tonno e le condividiamo molto semplicemente. Poi ognuno si sceglie un posticino sulla spiaggia e si adagia sulla sabbia. Il sonno non viene subito e quindi c’è il tempo di riflettere, di guardarsi intorno e di respirare l’aria del lago. Magari ti viene voglia di fare quattro passi sulla sabbia o di tirare qualche pietruzza per farle fare qualche salto sulle onde. Ti viene da pensare a quelli che hai lasciato in Italia, alla tua famiglia, ai tuoi amici. Vedendo una stella cadente, vorresti affidarle i tuoi messaggi . La luna arriva e comincia a illuminare le onde che ora si sono calmate. Forse anche loro sono stanche del lavoro della giornata. In lontananza vedi le lampade dei pescatori. Ora gli occhi cominciano a farsi più pesanti. E’ ora di riposare. Cerchi un posto  tranquillo. Una coperta ti ripara dal fresco della notte. Un asciugamano come cuscino e si comincia a sognare. Tanti ricordi, tanti progetti, tante cose affollano la tua mente. Poi anche loro se ne vanno e ritorneranno chissà quando. Si dorme volentieri. Una brezza leggera cade su di noi. Fra poche ore ci dovremo risvegliare per continuare il viaggio. Ma ora riposiamo tranquilli. Qualcuno da lassù ha mandato i suoi angeli per starci vicino.