Cava de’ Tirreni: sfilata V° Festival di Cori “Cantus angeli”

Ha avuto luogo ieri, a partire dalle 18, lungo Corso Umberto I, la sfilata di apertura del V Festival di Cori “Cantus Angeli”, organizzato dalla corale polifonica “Angelicus”, che ha visto protagonisti tutti i migliori artisti nazionali ed internazionali del settore. Un lungo corteo, con a capo i giovani dell’associazione “Trombonieri, Sbandieratori e Cavalieri” di Cava, ha attraversato il “salotto buono” della città, fino a raggiungere, intorno alle 19 e 45, il Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, dove si è tenuto il concerto di apertura della kermesse musicale che si sposterà in altri centri della provincia di Salerno, tra cui Mercato San Severino e Ravello.. Una splendida “location” , quella metelliana, che ha fatto da scenario all’esibizione dei tanti gruppi presenti: si sono eibiti, infatti. Il Coro Insieme Per Caso – Cava de’ Tirreni, la Corale Polifonica Angelicus – Mercato San Severino, gli Hadar Singers – Rehovot Israele, i Carmina Dacica – Timisoara Romania, la Corale Polifonica di Arsoli – Arsoli Roma, il Yachdav Choir – Herzelia Israele, il Coro Armonia – Casorate Primo PV e The Strovolos Municipality Choir – Strovolos Cipro.<<Un importante momento culturale e di animazione per la nostra città – ha dichiarato Carmine Adinolfi, assessore al Turismo, Folclore, Sport e Spettacolo – e grande entusiasmo da parte della comunità francescana, che ringrazio di cuore per il sostegno dato all’iniziativa, La città si appresta a vivere le celebrazioni del Millennio e per questo motivo ha aperto le porte a simili manifestazioni dal carattere a metà strada tra il religioso e lo spettacolare. Ringraziamo l’organizzazione del festival per aver inserito tra le mete della manifestazione ancora una volta la città di Cava. Per Cava de’ Tirreni un’ulteriore occasione di dimostrare la sua grande ospitalità e per i suoi cittadini una particolare attenzione  e competenza per l’offerta musicale proposta in una magnifica serata consumata nella magica atmosfera che solo il Santuario sa regalare”.