Umberto Veronesi invita alla conferenza “Science for peace”

Lo scienziato, l’oncologo italiano Umberto Veronesi è rimasto fortemente colpito dalle attività svolte dal gruppo “GPace – Giovani per la Pace“, un progetto nato un anno e mezzo fa dall’impegno dei ragazzi di Repubblica Salentina, studenti dell’Istituto Tecnico Economico “Costa” di Lecce. Il professore Veronesi è rimasto talmente toccato che attraverso la Fondazione Veronesi, di cui è presidente, ha insistito affinché i ragazzi fossero invitati a Milano il 18 e 19 novembre per prendere parte alla Conferenza Mondiale “Science for Peace” e mettere in scena nella capitale lombarda la loro originale protesta dei “poster viventi” contro l’uso e l’abuso di minori come soldati e kamikaze di guerra. La conferenza “Science for Peace“, pensata, voluta ed organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con l’Università Bocconi, intende aprire il mondo scientifico a tutti gli altri mondi e togliere le barriere ed i confini perché il sapere diventi condivisione e conoscenza comune. La conferenza riunirà in due giorni i maggiori scienziati del mondo, insieme a premi Nobel e personaggi illustri i quali parleranno di pace e proporranno soluzioni concrete. I temi delle due giornate sono “La scienza come linguaggio universale di pace” e “Strategie e modelli per un processo di pace”. La conferenza è una delle espressioni del progetto più ampio “Science for Peace” il quale si prefigge di raggiungere due obiettivi, la diffusione di una cultura di pace e la progressiva riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari a favore di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo. Le iscrizioni alla conferenza (gratuita) sono ancora aperte. In questo importantissimo appuntamento, in mezzo a scienziati e premi nobel internazionali, ci saranno anche i quaranta studenti che compongono lo staff operativo di “GPace – Giovani per la pace”, un movimento che conta oramai oltre 3.000 membri in tutta Italia e che organizza puntualmente le vivaci e coloratissime “Giornate dei Giovani per la Pace”, le quali attirano e uniscono a Lecce migliaia di giovani con un unico messaggio: basta guerre. Ad attirare l’attenzione del prof. Veronesi è stato il modo con cui gli studenti salentini hanno inscenato la loro protesta (due volte a Lecce e una volta a Roma, in piazza San Pietro) contro l’uso e l’abuso di bambini e adolescenti come soldati, kamikaze e spie di guerra nei Paesi in conflitto. Questo “modo”, originale e assolutamente scenografico, prende il nome di “Poster viventi”. I “Poster viventi” sono costituiti da Ed ora, per il 18 ed il 19 novembre prossimo, le coppie di ragazze e ragazzi salentini lanciano un