Diffida del Codacons alla Salernitana

 Decine di telefonate di tifosi adirati contro la Salernitana Calcio 1919 SpA per gli avvenimenti di ieri domenica 17 ottobre 2010, partita giocata in casa contro il Monza e vinta per 2 – 0. I fatti. Centinaia di persone in fila davanti al botteghino fin dalle 14:30, delle quali alcuni fortunati sono riusciti ad acquistare il biglietto alle 15:29 entrando nello stadio alle 15.40, dopo il primo goal, hanno lamentato la lentezza con cui procedeva la fila e nessuno della società che si affrettasse a prendere provvedimenti e meno male che il tempo non era inclemente. Cosa sarebbe successo diversamente a quei tifosi in fila, senza pensilina sotto cui eventualmente ripararsi? E ancora: il biglietto costa, allo sportello del botteghino, in vendita domenicale e prima della partita, il 30% in più. La società in pratica esercitava il diritto di posizione dominante, vietato dalla legge perché diventa:  Prendere o Lasciare. E’ un fatto vergognoso, approfittare della posizione dominante nei confronti di tifosi che sono nell’agitazione prepartita, oltretutto con la squadra che già aveva segnato un goal. Immaginiamo la meraviglia che ha destato tutto ciò in un tifoso australiano con il figlio, in fila che chiedeva “Come mai la fila non procede e – appunto – perché costasse 30% in più”e ancora “ma dove siamo?”.Il Codacons, in difesa degli utenti dello stadio, presenterà una diffida alla Società Salernitana Calcio 1919 SpA, perché provveda all’istallazione di una pensilina alla biglietteria; che tolga questa orrenda gabella che grava su tifosi in fila; che aumenti i punti vendita dei biglietti in città.“Chiederemo la restituzione di tutto o parte del prezzo del biglietto” – afferma l’Avv. Matteo Marchetti dell’Ufficio Legale Codacons – per coloro che mettendosi in fila in orario sono entrati alla fine del primo tempo”“Naturalmente – continua l’Avv. Marchetti –  se sono necessari i tornelli per evitare fatti disastrosi di altri stadi e per la sicurezza di quanti vanno allo stadio per passare un pomeriggio insieme alla propria squadra, è pur vero che quelle stesse persone non possono e non devono essere trattate solo come persone che mettono mano alla tasca Presidente Codacons, Prof. Enrico Marchetti