Stio Cilento: Arma e legalità

Dopo ulteriori arresti dei ladri di mobili d’epoca nel Cilento, i Carabinieri della compagnia del borgo cilentano agli ordini del maresciallo Trifirò sarebbero ad una clamorosa svolta nelle indagini. Infatti gli investigatori sono sempre più convinti che a “guidare” la banda parzialmente sgominata sarebbero alcuni stessi cittadini dei piccoli borghi del Cilento che conoscono sia il patrimonio di mobili custodito nelle case nobiliari e sia i movimenti e gli spostamenti dei proprietari delle abitazioni. La banda, composta prevalentemente da persone dell’agro napoletano e sarnese, infatti, senza i basisti e gli informatori locali non potrebbe agire indisturbata nel compiere questo tipo di crimini. Dunque si chiuderebbero il cerchio anche intorno ai mandanti di questo tipo di furto. Eclatante fu un furto perpetrato proprio a Stio qualche settimana fa dove i ladri avrebbero addirittura aperto il portone d’ingresso dell’abitazione con la chiave. Circostanza questa che insospettì non poco gli inquirenti e gli stessi investigatori dell’Arma dei carabinieri.Dunque le certosine e capillari indagini portate avanti dal Comandante Trifirò della Stazione di Stio in cooperazione con altre stazioni dell’Arma anche dei paesi confinanti e della Compagnia di Sala Consilina e del nucleo operativo agli ordini del Tenente Vincenzo Izzo, starebbero per produrre brillanti risultati nell’individuazione dei mandanti e dei basisti. Una serie di pedinamenti ed intercettazioni ambientali predisposte dai sostituti procuratori delle varie Procure interessante alle indagini, avrebbero rotto anche il muro di omertà e paura che spesso nei piccoli paesi anche del Cilento non consentono di svolgere indagini in modo lineare. Viva soddisfazione del  Comitato Sviluppo Cilento che in un comunicato ringrazia il Colonnello Gregorio De Marco, comandante provinciale dei Carabinieri ed il Generale Carmine Adinolfi, Comandante Regionale dei Carabinieri. « Vivo plauso all’Arma dei carabinieri di Stio, ma di tutto il Cilento e Vallo di Diano – si legge nella nota – per il grande impegno e professionalità profusa nel contrastare anche questo tipo di crimine come quello del furto di mobili nelle case che spesso hanno spesso anche un forte valore affettivo per i legittimi proprietari. I Carabinieri sono un presidio di legalità soprattutto nei piccoli borghi cilentani dove spesso prevale l’illegalità e l’omertà e sono dotati una professionalità che andrebbe premiata dal Governo centrale! ».Ora gli atti passano al sostituto procuratore della Repubblica, Renato Martuscielli che dovrà mettere insieme altri importanti tasselli per sgominare del tutto la banda di ladri di mobili d’epoca.