Pagani: sequestrata mezza tonellata di conserve alimentari

Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio disposta dal comando provinciale di Salerno, finalizzata alla salvaguardia dei diritti e della salute dei consumatori, la compagnia di Scafati ha effettuato un ingente sequestro di funghi champignons in scatola scaduti del peso complessivo di oltre mezza tonnellata in confezioni di 2.6 kg destinate alla ristorazione. L’operazione è avvenuta a pagani e ha coinvolto un deposito di alimentari all’ingrosso, conducendo alla denuncia a piede libero del suo titolare per frode in commercio. Le conserve sono risultate scadute già da diversi mesi; ciò nonostante lo scaltro e spregiudicato imprenditore non si è fatto scrupolo di proseguirne la commercializzazione. La scoperta della frode commerciale è stata possibile grazie alle specifiche competenze maturate dai militari della compagnia di scafati, che nel corso del tempo hanno portato a segno alcune significative operazioni a contrasto delle frodi in danno dei consumatori, tra le quali quella che ha riguardato il sud Italia cash di scafati e che ha condotto alla custodia cautelare in carcere a carico di due imprenditori, e l’operazione “tomater” che ha portato a sequestri di conserve per centinaia di tonnellate e alla denuncia di numerosi imprenditori operanti come intermediari nella commercializzazione delle stesse. Più in generale l’operazione si incardina nell’intensificazione di controlli mirati al contrasto degli illeciti perpetrati a discapito di ignari cittadini da parte di imprenditori senza scrupoli e nell’innalzamento della soglia di attenzione a tali fenomeni criminali, a testimonianza della sensibilità della guardia di finanza verso delitti in costante ascesa. Gli investigatori non si sono accontentati delle iniziali e confuse spiegazioni dell’imprenditore denunciato, che ha giustificato la presenza dei prodotti scaduti esibendo una fattura di acquisto dell’anno 2007.Confrontando infatti la data di inscatolamento desumibile dal codice lotto di produzione con quella  riportati in fattura, è emerso che il documento contabile è stato utilizzato come mezzo di comodo per sostenere la legittima provenienza dei funghi in scatola, sicchè sono in corso ulteriori riscontri investigativi per individuare gli ulteriori anelli della filiera. Ad avvalorare la portata dell’operazione, oltre i dati numerici di per sé evidenti, un’ulteriore e necessaria considerazione: stimando che il tipo di scatolato venisse destinato all’uso in esercizi di ristorazione, unici interessati all’acquisto di confezioni che superano il mezzo chilo di peso, e valutando che per ogni porzione possano essere utilizzati anche cento grammi di prodotto della specie, si può agevolmente calcolare in circa 55.000 il numero delle persone che avrebbero potuto rischiare non preventivabili danni alla salute. Le Fiamme Gialle sensibilizzano quindi tutti gli operatori della ristorazione a controllare attentamente le confezioni di funghi in scatola verificandone le date di scadenza, al fine di verificare se non siano incorsi a loro volta in meccanismi di frode e garantire la salute i propri clienti.