Cava de’ Tirreni: ex Di Mauro e Cavamarket, interviene l’amministrazione comunale

Sulle problematiche del lavoro e sulle varie crisi che si stanno vivendo da qualche anno a questa parte nella città di Cava de’ Tirreni stanno lavorando senza sosta e con una serie di iniziative impegnative e importanti il sindaco, prof. Marco Galdi, il vicesindaco e assessore al Lavoro Luigi Napoli, e l’intera amministrazione comunale. Finalmente nelle prossime giornate saranno inseriti nella struttura comunale 25 lavoratori lsu che saranno impegnati alla manutenzione, al verde pubblico, alla segnaletica. Grazie all’impegno degli amministratori metelliani si è anche superato l’intoppo registratosi nelle scorse ore per la presenza nell’elenco inviato dall’Ufficio del Lavoro circoscrizionale di Maiori di cassintegrati anche di altre aziende in crisi. Saranno circa 25 i posti disponibili da affidare agli lsu, a questo punto non tutti della ex Di Mauro. Nelle prossime ore le procedure burocratiche per contrattualizzarli saranno espletate dagli uffici e nei prossimi giorni potranno essere già impiegati sul territorio. “Siamo stati di parola. Lo ripeto- ha dichiarato il vicesindaco Luigi Napoli- e grazie all’impegno del dott. Aniello Cavotta di Italia Lavoro spa. Stiamo già lavorando per andare oltre l’emergenza per provare a dare un sostegno più duraturo non solo ai 25 lavoratori che fino a dicembre saranno con noi al Comune ma anche per altre decine di lavoratori in cassa integrazione e in mobilità della città di Cava. Il dott. Cavotta sta lavorando per un progetto che possa dare una risposta a medio-lungo termine a tanti di loro”.  E se sul fronte ex Di Mauro il traguardo ormai è vicino per alcuni di loro questa mattina il sindaco, prof. Marco Galdi, ha incontrato il curatore fallimentare della Cavamarket, il dott. Giovanni Alari, nominato dal tribunale di Salerno dopo il crac dell’azienda cavese e ha interloquito con lui sul problema della continuazione del contratto di cessione d’azienda alla 2 C. Allarme e preoccupazione, infatti, si registra tra i seicento dipendenti riassunti dalla nuova società che fa capo agli imprenditori casertani Caputo e Catone. “Preoccupazione che ho trasferito al curatore fallimentare- ha dichiarato il sindaco Galdi-  Un’eventuale interruzione del rapporto con la 2 C spa  non dovrà tradursi in una chiusura degli esercizi commerciali da poco riaperti. Ho con molta franchezza chiesto questo al dott. Alari. Seppur necessaria l’evidenza pubblica per l’individuazione dei gestori dei punti vendita che sia fatta in costanza di apertura degli esercizi e dunque senza far tornare in cassa integrazione gli oltre seicento dipendenti che sono stati riassunti dalla 2 C”. Il curatore fallimentare, pur palesando una serie di problematiche legate alle esigenze di tutelare i creditori del fallimento, si è impegnato a operare nella direzione richiesta dal sindaco e, dunque, cercando di evitare possibilmente che le persone già da poco riassunte debbano tornare in cassa integrazione.