Salerno: presunto sbarco di rifiuti radioattivi nel Porto

Con riferimento all’articolo apparso sulla stampa di oggi 11 agosto 2010, relativo allo scarico di rifiuti radioattivi nel Porto di Salerno, corre l’obbligo di precisare che la merce, sbarcata il 2 agosto u.s. dalla nave Frelon, proveniente dal Porto comunitario di Saint Louis (Francia), era costituita da “materiali metallici” (materia prima secondaria). Dalle ordinarie verifiche consistenti, sia nei controlli della documentazione del carico, che nei controlli svolti dal consulente chimico di porto, è emersa la non pericolosità della merce in questione. Inoltre, il ricevitore della merce ha fatto intervenire un “esperto qualificato” del laboratorio di dosimetria delle radiazioni “MCF”, il quale ha redatto certificazione che riporta che i controlli sul contenuto di radioattività all’interno delle stive della nave non hanno fatto rilevare valori superiori alla fluttuazione media del fondo naturale di radiazioni. Si precisa, inoltre, che in data odierna la medesima nave è ormeggiata in Porto per lo sbarco dello stesso tipo di carico e, come di routine, sono in corso le previste verifiche. Si tratta, pertanto, solo di ingiustificati allarmismi, che si spera non abbiano il mero scopo di ledere l’immagine del Porto di Salerno, che attualmente vive una fase di forte ripresa e sviluppo. L’Autorità Portuale di Salerno si riserva di intraprendere azioni legali nei confronti degli autori dei citati allarmismi. Si coglie l’occasione per sottolineare che il Porto di Salerno, come è noto, risulta essere il polo economico più rilevante della Provincia e continua a detenere considerevoli primati, anche a livello europeo. Da ultimo l’importante riconoscimento che lo scalo salernitano ha ricevuto lo scorso mese a Lisbona, per movimentazione di merci e passeggeri in relazione allo spazio di operatività. Nel primo quadrimestre del 2010, inoltre, si è registrata una forte ripresa nei dati del traffico merci, tra le più importanti d’Europa.