Buonabitacolo: i cittadini reclamano l’apertura della piscina

Lorenzo Peluso

Pur risultando formalmente ultimati da oltre un anno i lavori di completamento della piscina comunale in località Sotto gli Orti, nell’ambito degli impianti sportivi del Comune, a tutt’oggi non risultano ancora risolti i problemi che ne impediscono l’apertura. La questione è stata sollevata dalla minoranza con una specifica interrogazione al Sindaco, rivolta a conoscere i motivi per i quali non entrano in funzione la piscina e la palestra, due importanti opere avviate con un finanziamento legato ai mondiali del ’90. Il Sindaco, tenuto conto dell’interesse manifestato dalla cittadinanza nei riguardi dell’apertura della piscina, ha ritenuto opportuno rispondere all’interrogazione direttamente in consiglio comunale, riunitosi lo scorso 13 luglio. La piscina, ha spiegato il Sindaco, non si può ancora aprire essenzialmente per due motivi: innanzitutto non risultano ancora collaudate le opere appaltate dalla precedente amministrazione nel 2005 alla ditta Granata Nicola in quanto sono state registrate alcune carenze costruttive, le quali dovranno essere risolte dalla ditta stessa; in secondo luogo la piscina è sprovvista dei pareri e delle autorizzazioni prescritte dalla vigente normativa e che non possono essere richiesti se prima non si eseguono tutti quegli interventi che allo stato attuale mancano e che riguardano, in particolare, l’Unità di Trattamento dell’Aria (UTA), opera necessaria per assicurare il ricambio dell’aria all’interno della struttura ed assolutamente indispensabile per ottenere il parere igienico sanitario dell’ASL, ed una serie di adeguamenti (inversione porte dei bagni, spruzzatori laterali, sistemazione esterna, sostituzione impianto di riscaldamento, infermeria, reception, ecc…) e di forniture (pulitori automatici, arredi, macchine vaporizzatrici, materiale per l’insegnamento delle tecniche natatorie, ecc..). In sostanza, precisa il Sindaco Curcio “l’apertura della piscina rimane subordinata alla realizzazione di tutti quegli interventi ritenuti strettamente necessari per il rilascio dei pareri e delle autorizzazione da parte degli organismi competenti e la cui spesa si aggira intorno ai 100 mila euro. E’ evidente – aggiunge ancora  il Sindaco – che il Comune non può far fronte a tale spesa con le risorse del proprio bilancio e per cui vanno trovate soluzioni alternative. Una strada praticabile potrebbe essere quella dell’accensione di un mutuo; questa soluzione, però, comporterebbe l’ulteriore differimento dei termini per l’apertura della piscina perché mentre si adottano tutti gli atti, si ottiene il mutuo, si appaltano gli interventi e si ottengono tutti i pareri passano non meno di 12-15 mesi. Una soluzione, dunque, che di certo non sarebbe gradita dalla cittadinanza che giustamente attende da anni l’apertura della piscina e che non può tollerare che essa rimanga chiusa ancora per molto tempo”. Nell’intervento del Sindaco Curcio non manca neppure un riferimento alla situazione ereditata dalla passata amministrazione. “E’ da tenere presente – afferma Curcio – che, paradossalmente, la precedente amministrazione a pochi mesi dalla fine della consiliatura, anziché preoccuparsi di verificare cosa mancava per l’agibilità della piscina ha pensato di pubblicare un avviso pubblico per l’appalto in concessione della gestione della piscina stessa. Alla gara rispose solo la ditta Meta Sport di San Rufo che ora si sta prodigando con il Comune per vedere come trovare delle vie di uscita per risolvere il problema delle risorse finanziarie richieste per mettere  a norma la piscina e per ottenere i dovuti permessi. Una delle vie di uscita – continua Curcio – potrebbe essere quella che il Comune chieda a Meta Sport di farsi direttamente carico degli interventi e degli adeguamenti che mancano, previa revisione delle condizioni contrattuali”.  Su tale soluzione si sta impegnando anche il Consorzio SA3, investito del problema dal Sindaco che è anche componente del Consiglio di Amministrazione. L’auspicio, pertanto, è che si trovi una soluzione che, nel pieno rispetto della legge, possa consentire di affrontare celermente  le varie problematiche onde poter arrivare nel più breve tempo possibile all’apertura della piscina, tanto attesa dalla comunità di Buonabitacolo e dai cittadini del circondario, evitando che essa cada nel novero delle tante opere incompiute.