Vita di Missione: pur mangiando nell’oscurità, nessuno ignora la strada verso la bocca

Padre Oliviero Ferro

Ci sono delle persone che quando diventano importanti,si dimenticano da dove sono venute. Non guardano più in faccia quelli con cui hanno condiviso la giovinezza, i sogni del futuro. Si sentono arrivati, non vogliono far capire che loro un giorno erano delle persone semplici. Succede anche in Africa. Quando arrivano queste persone, sono ben vestite, con delle automobili importanti e circondati da tutto un gruppo di “servitori”. Al massimo fanno qualche dono, ma difficilmente si mescolano con la gente comune. Non vogliono tornare indietro. Ormai sono saliti in alto e ci stanno bene. Gli altri, purtroppo, non ce l’hanno fatta, poverini. Imparano a parlare in un modo difficile da farsi capire. Hanno i minuti contati (strano per l’Africa dove il tempo va con molta calma) perché hanno degli impegni urgenti e questo li fa sentire importanti. Si fanno vedere solo nelle occasioni importanti. Naturalmente devono essere accolti bene, devono mangiare bene (e bere meglio). Chi li riceve deve sentirsi onorato della loro presenza(insomma sono loro che pagano tutto al personaggio importante!). A volte, mi fanno un po’ ridere. E’ vero, una volta sono andato in una villa di questi “signori”. C’era da far girare la testa. Ma poi, per quanto durerà. Un giorno anche loro se ne andranno e lasceranno tutto su questa terra e altri saranno contenti. Ne vale veramente la pena faticare per tutto questo?