Salerno: Musto sul progetto P.E.B.A.

Il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha presentato, giovedì 1 luglio 2010 alle ore 10,00 nella Sala del Gonfalone di Palazzo di Città, un progetto pilota per l’eliminazione delle barriere architettoniche nel centro cittadino.Il Progetto denominato P.E.B.A., Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche, consiste nell’elaborazione di soluzioni efficaci e puntuali per garantire a tutti, inclusi i non vedenti, gli ipovedenti e le persone con disabilità motoria permanente o temporanea, percorsi adeguati e sicuri lungo le principali direttrici di collegamento nel centro cittadino. Iniziativa lodevole e degna di una città civile come Salerno e che io stesso ho appreso con enorme interesse, fino a quando durante questo fine settimana ho dovuto assistere ad un episodio verificatosi all’ingresso del sottopasso Arbostella, che collega con via Allende e che durante i mesi estivi è utilizzato dagli abitanti e non solo per raggiungere gli stabilimenti balneari, e che pero’ purtroppo domenica mattina è stato luogo di uno spiacevole inconveniente che ha visto protagonista un giovane  disabile su sedia a rotelle che arrivato dinanzi alle scale della struttura ha dovuto attendere l’intervento di alcuni passanti che gentilmente lo hanno aiutato a scendere i quasi 20 scalini che separano l’entrata dal sottopasso. A questo punto desidero  rivolgermi al Primo Cittadino, all’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno ed ai progettisti di questa opera ed a loro vorrei porre questo problema che forse questa amministrazione negli anni precedenti ha sempre sottovalutato e che chissà per quali oscuri motivi ha destinato questo progetto solo nelle zone del centro di Salerno, come se nella zona Orientale della città non esistessero persone con gravi disabilità. Personalmente assistendo a questo spiacevole ed increscioso episodio ho chiesto scusa a questo giovane disabile che pur volendo rimanere nell’anonimato mi ha confidato di sentirsi offeso e poco tutelato da questa amministrazione in quanto abitando nella zona orientale in più occasioni è stato costretto ad affrontare questo tipo di problematiche. Con questa segnalazione non intendo farne una battaglia politica perché il sociale non ha colore, ma mi auguro che l’amministrazione cittadina intervenga anche nella zona orientale e predisponga gli interventi necessari nel sottopasso Arbostella per risolvere questo problema.

Vincenzo Musto

Consigliere Circoscrizionale Pdl Salerno

 

2 pensieri su “Salerno: Musto sul progetto P.E.B.A.

  1. Ma hai sempre qualcosa di cui lamentarti, ma fallo aggiustare tu il sottopasso visto che lo usi solo tu………….

  2. Sono stata dal 5 all’8 luglio con mio figlio in visita turistica a Salerno. Per noi, che veniamo dalla provincia di Verona, dove pur ci scontriamo ogni giorno con mille problemi, Salerno dal punto di vista della vita per le persone disabili è stato un vero shock. Strade sconnesse, scale dappertutto, scivoletti sui marciapiedi ne abbiamo visto uno (qui da noi ci sono ormai su qualsiasi marciapiede). Per non dirti dei trasporti. Non esiste più il radiotaxi con pumino attrezzato che esisteva 5 anni fa a prezzo di taxi normale. La cooperativa ci ha detto che adesso lavorano solo per il Comune! Per fare una ventina di km in centro e a Torrione abbiamo dovuto servirci della Croce Verde, che un giorno ci ha lasciato 1 ora sulla strada. Conto finale: 250 euro (senza ricevuta). Più di quanto abbiamo speso per viaggio, dormire e mangiare. Prima di partire avevamo già scritto al Sindaco segnalandogli la cosa. Ovviamente nessuna risposta. Allora, non solo quale turismo a Salerno per le persone con disabilità, ma anche quale vita?, ci siamo chiesti mio figlio ed io. Ottimo e attrezzato l’ostello, e stupendo come sempre il cuore di tutti. Però a noi è pesato molto che tutti si girassero per strada dicendo a mio figlio “Poverino!!”. Qui non ci siamo proprio abituati. E forse dovete ancora riflettere sul fatto che per una persona disabile è molto più dignitoso avere a disposizione uno scivolo e potersi arrangiare da solo che avere quattro persone, pur con un grande cuore e buona volontà, che ti sollevano di peso la carrozzina. E’ questione di dignità personale. Noi ci siamo abituati a ricercarla e a pretenderla. A Salerno ci è parso che sia ancora un oggetto sconosciuto. Ma vi vogliamo molto bene, e nonostante i problemi torneremo! Scrivici se vuoi. elena skall (eska47@libero.it)

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