Salerno: weekend di Arte Sacra con le opere di Borrelli

Ultimi giorni per visitare la mostra di Arte Sacra a Salerno. Le opere dello scultore napoletano Antonio Borrelli saranno esposte al pubblico fino a domenica 13 giugno 2010. L’esposizione “Opere e proposte per arredi sacri 1958/92”, promossa dalla Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici di Salerno e Avellino,  è  curata da Giuseppe Zampino, in collaborazione con il Rotary Club di Salerno ed il Comune di Montecorice,  è stata inaugurata il 29 maggio 2010 presso la Chiesa di San Salvatore de Fondaco, in via Mercanti  nel centro storico di Salerno, con l’intervento del critico d’arte Angelo Trimarco. Orario di apertura venerdì:   16.00/20.30 –  sabato e domenica:  10.00/13.00  – 16.00/20.30. Ingresso gratuito. E’ una mostra a tema e riguarda pezzi creati per spazi sacri: altari, candelabri, maniglie “prevalentemente per Chiese.  Si tratta di oggetti in metallo, costruiti secondo le tecniche legate alle saldature, alle fusioni, nei quali le forme tradizionali dell’iconografia cristiana o degli oggetti d’uso (maniglie, candelabri) sembrano quasi fronteggiarsi con i materiali e le tecniche usate, consentendo a entrambi “ forme tradizionali e materiali sperimentali “ di resistere e precisare sé  stessi, di uscirne rafforzati, di raccontare la propria identità e la propria vicenda in modo sempre riconoscibile. Negli anni Settanta, contrassegnati dall’inasprirsi dello scontro ideologico, Antonio Borrelli, scultore e orafo napoletano, già membro della Commissione culturale del PCI e Segretario Nazionale del Sindacato Artisti della CGIL, realizza importanti arredi sacri per diverse chiese del territorio. Uno spirito laico che, oltre ogni espressione devozionale e professione di fede, interpreta più volte le forme secolari dell’iconografia cristiana. Dalla consapevolezza delle prerogative dell’arte e da una rigorosa e appassionata concezione del lavoro nascono opere capaci di attualizzare i simboli religiosi, esaltandone il valore originale oltre ogni contraddizione storica e contrapposizione del presente. La tensione alla ricerca, testimoniata nei tanti bozzetti, opere e progetti messi in mostra, dicono il rigore e la sperimentazione perseguita da Borrelli e la profonda umanità del sacro.