San Rufo: letterza del presidente del Consorzio alle autorità

Il Consorzio intende assumere una posizione ufficiale e trasparente in merito agli accadimenti del 2010, illustrando le iniziative intraprese e i termini sostanziali delle questioni sollevate, affinché tutti i protagonisti della vicenda che coinvolge il mantenimento o la salvaguardia, comunque, degli attuali livelli occupazionali siano compiutamente informati, per quanto di propria competenza e per le conseguenti assunzioni di responsabilità. Come è a tutti noto, a causa della (dichiarata) cessazione dell’emergenza rifiuti in Campania, la Presidenza del Consiglio dei Ministri non eroga più ai Consorzi i contributi in conto esercizio sul costo del personale. Circostanza che, nella fattispecie, ha determinato un minor introito mensile di circa ottantamila euro, con la conseguenza di un insostenibile squilibrio economico causato sia dalla carenza di risorse integrative che dal rifiuto opposto dalla gran parte degli enti consorziati alla rinegoziazione dei contratti di servizio in essere al 31.12.2009, con assunzione a proprio carico dei maggiori oneri. Cosicché l’azienda ha attivato la procedura prevista dall’art. 13 del D.L. n. 195/2009, convertito con modificazioni con legge n. 26 del 26.2.2010, per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga. Si sono, così, succeduti l’incontro del 20 Aprile presso la sede aziendale, con la partecipazione del Sindacato Azzurro e delle RSU, e la riunione del 29 Aprile indetta dal Prefetto di Salerno, alla quale hanno partecipato il Sindacato Azzurro, la CGIL, il Vice Presidente della Provincia e il Presidente e l’Amministratore Delegato di EcoAmbiente Salerno SpA. In tale sede la delegazione del Consorzio ha precisato con chiarezza e ribadito: 1) la volontà di utilizzare la cassa integrazione ordinaria, che prevede istituzionalmente il diritto di rientro dei lavoratori; 2) la limitazione del ricorso agli ammortizzatori sociali per il tempo strettamente necessario al passaggio delle funzioni alla Provincia; 3) la volontà di applicare il criterio della rotazione per il collocamento in Cassa integrazione, contenendone così al massimo l’impatto economico sui singoli lavoratori; 4) la disponibilità, addirittura, a valutare anche una integrazione della indennità prevista dagli ammortizzatori sociali. Di più. La delegazione aziendale, nella riunione presso la Prefettura, ha oltretutto formalizzato la propria intenzione di non procedere, in ogni caso, a licenziamenti! Infine, l’azienda e i sindacati sono stati convocati il giorno 11 Maggio presso l’Assessorato al Lavoro della Provincia di Salerno con la partecipazione del rappresentante di Italia Lavoro (ente che sovrintende economicamente alla gestione degli ammortizzatori sociali in deroga). Ma l’incontro è stato disertato dalle OO.SS., che hanno evidentemente preferito non discutere delle soluzioni proposte dall’azienda, piuttosto che illustrare proposte o soluzioni alternative, vanificando così ogni possibile sbocco non traumatico della vicenda. Purtroppo, infatti, le disposizioni in tema di ammortizzatori sociali in deroga non possono trovare applicazione se il sindacato non è consenziente. Per essere, cioè, più chiari fino in fondo: senza la firma delle OO.SS. non è possibile accedere alla Cassa integrazione guadagni. Anzi non è possibile fruire di nessuno degli istituti di tutela del reddito per evitare il licenziamento, che sono applicabili al Consorzio solo in deroga alle norme di diritto comune. Non essendo, dunque, risultato possibile né un accordo e neanche una discussione e un confronto, il Consiglio di Amministrazione non può che riportare la questione all’Assemblea, affinché questa assuma le ulteriori e diverse determinazioni, che appaiono a questo punto obbligate. Perché sicuramente il Consorzio non è in condizione di sostenere ulteriori costi per il tempo necessario al passaggio delle funzioni alla Provincia e alle sue articolazioni societarie o al definitivo assetto del settore nei termini previsti dal legislatore nazionale e regionale. Per senso di responsabilità, per doveroso rispetto verso i lavoratori e con i migliori saluti.

Il Presidente del CDA

Dott. Vittorio Esposito