Cava de’ Tirreni: Gravagnuolo risponde a De Angelis

Qualcuno ricorderà, perché ad essa fu dato ampio risalto su alcuni organi di stampa locale, che lo scorso 21 luglio 2009, poco dopo la conclusione della campagna elettorale per le provinciali, un tale on.le Marcello De Angelis, componente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, presentò al Ministro dell’Interno una interrogazione parlamentare nella quale, raccontando a suo modo alcuni episodi, chiedeva allo stesso Ministro se il comportamento tenuto durante la suddetta campagna elettorale dal Sindaco di allora, che ero io, fosse stato censurabile in quanto scorretto, “dispotico ed arbitrario, tanto da inficiare sia l’indipendenza degli organi tecnici comunali che la regolarità delle consultazioni elettorali”. Lo stesso interrogante concludeva chiedendo al Ministro “quali provvedimenti di propria competenza intenda adottare”. Cosa mi imputava l’on.le De Angelis? “Tre differenti episodi che avrebbero fortemente condizionato non solo il corretto svolgimento della propaganda elettorale sul territorio, ma anche la trasparenza stessa dell’attività amministrativa dell’ente comunale”. Primo episodio: “[…] il sindaco avrebbe esercitato pressioni su alcuni componenti del collegio di revisione […], i due componenti del collegio di revisione, i dottori Roberto Bellizia e Domenico Allocca, rivendicando la loro autonomia di organi tecnici, avrebbero invece espresso parere negativo […] , il primo cittadino, sulla base della presunta vicinanza politica tra i revisori e l’assessore Cioffi, avrebbe revocato in modo drastico ed improvviso l’incarico assessorile […] attraverso un provvedimento non motivato”. L’interrogante on.le De Angelis tiene ad informare il Ministro che le mie “pressioni” sui revisori sarebbero state denunciate “nella seduta del consiglio comunale del 21 maggio 2009 dal consigliere Antonio Barbuti”. Secondo episodio: il sindaco “anche al fine di esporre pubblicamente le sue ufficiali giustificazioni in merito alla revoca assessorile […] avrebbe impropriamente utilizzato il sito istituzionale del comune di Cava de’ Tirreni, per svolgere un’attività di comunicazione politica del tutto personale e non consentita, avvalendosi dell’autonoma rubrica definita <<Diario del Sindaco>>, in onda on line attraverso <<You Tube>> […]”.Terzo ed ultimo episodio incriminato: “[…] a ridosso delle operazioni di voto, il sindaco avrebbe indebitamente esercitato pressioni sui dipendenti della Metellia Service […] al fine di indurre gli stessi alla defissazione di numerosi manifesti elettorali commissionati da alcuni candidati dell’opposizione”. L’interrogante, citando un intervento del consigliere comunale Luigi Napoli nella seduta del 1° luglio 2009, denuncia che io avrei fatto defiggere i manifesti dei candidati a me contrari, per agevolare i candidati a me vicini, consentendo l’affissione solo a quelli della mia coalizione, in particolare in località Pregiato di Cava de’ Tirreni. Non commento la palese alterazione dei fatti, così come ricostruiti dalla versione dell’on.le De Angelis, in particolare quest’ultima davvero strabiliante, sulla quale a suo tempo ho fornito ampia documentazione, anche fotografica, alla Prefettura; né torno ora sulla questione dei revisori, per la quale sto ansiosamente aspettando di poter parlare ad un giudice. Voglio solo segnalare che finalmente, dopo mesi, lo scorso 8 aprile il Ministro dell’Interno, per via del Sottosegretario di Stato per l’Interno, on.le Michelino Davico, ha dato risposta scritta all’interrogante. Cosa risponde Davico?  Sull’uso “improprio” dei mezzi di comunicazione durante la campagna elettorale, rimanda come da legge 28/2000 alla Autorità per le garanzie delle comunicazioni; tuttavia afferma: “[…] il sindaco, interpellato al riguardo dal prefetto di Salerno, ha precisato che <<il diario del Sindaco>> è uno strumento di comunicazione istituzionale diretta con i cittadini ed ha ritenuto, quindi, di utilizzarlo, prima dell’inizio della campagna elettorale, anche per informare sulla vicenda della revoca dell’incarico all’Assessore ai lavori pubblici”. Sulle “pressioni e revoca dell’incarico” allo stesso assessore, l’on.le Davico “evidenzia che la nomina e la revoca degli assessori comunali rientrano nelle prerogative del sindaco e che il ministero dell’interno non può esercitare alcuna forma di sindacato su di esse”.Infine sulla defissazione dei manifesti elettorali: “Per quanto concerne, infine, le presunte pressioni sui dipendenti della società <<multi servizi>> del comune <<Metellia Service>>, il sindaco ha dichiarato al prefetto di Salerno di aver ordinato ai medesimi la rimozione di tutti i manifesti affissi abusivamente nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 giugno 2009, al solo fine di ripristinare la par condicio e di tutelare la regolarità del voto, prevenendo possibili incidenti e turbative”.Interrogazione e risposta sono rinvenibili senza alcuna difficoltà sul sito della Camera dei Deputati. Per quanto mi riguarda prego cortesemente la stampa cittadina di voler dare notizia della risposta scritta del Sottosegretario Davico, dandole analogo rilievo a quello già concesso a suo tempo all’interrogazione dell’on.le De Angelis. Ciò a fini di tutela della mia onorabilità.