Scuola eroica?

di Rita Occidente Lupo

Certe scuole, con le sbarre alle finestre. A volte tinteggiate di violenza. Con le pareti annerite dagli scarabocchi di turno. O fustigate dalla censura del…troppo! In alcuni contesti, prolungamento di vita familiare. In altri, prigioni dalle quali evadere prima possibile. Fatte debite eccezioni di altre, frequentate da chi ama zaino e quaderni, sviscerando amore all’apprendimento. In alcune realtà di frontiera, la scuola rimane il ricovero della strada. Il luogo in cui si consumano ore, nella carambolesca lena degli operatori di gestire un ruolo educativo, che penzola da ogni lato del sapere. In tali contesti, la lotta alla scolarizzazione, pane quotidiano. Nei giorni scorsi, l’ennesimo episodio d’insofferenza. Nel Napoletano, uno scolaretto aggressivo nei confronti della maestra, presa a calci, per averlo rimproverato di violenza nei confronti di un compagno. La giovane donna, operata per asportazione della milza, aveva tentato d’ inserirsi tra i due litigiosi di appena 10 anni. Una delle tante pagine di vita scolastica, consumata sul sacrificio di docenti che smesso lottano per tutelare il proprio ruolo e fino in fondo non rinnegano professionalità. Una scuola a volte violenta, rischiosa, che ancora arranca per fondi e riforme, transita non solo sull’economia nazionale, ma sui nervi degli operatori, talvolta portando anche al sacrificio di se stessi: ma questo, viene sbandierato molto poco!  

2 pensieri su “Scuola eroica?

  1. questa è la realtà attuale ……..ma la colpa di tutto questo di chi è? io la risposta latengo,è della vita che ci circonda,o meglio oggi per sopravvivere devono lavorare entrambe i genitori,quindi i figli si lasciano un poco di qua ed un poco di la;e non parliamo delle pseudo badanti! cmq l’argomento è molto lungo……….. Complimenti lupo

  2. Si , dottoressa Lupo, ma tutto questo perchè succede? Io, uomo vecchio, sono allibito e sconcertato di fronte a tanta libertà inusitata che proviene da un liberalismo poco convincente. Credo fermamente che questo non è il miglior modo per fare insegnamento. E’ impensabile che un ragazzino possa creare un così estremo subuglio in una scuola , quando , una volta, bastava un semplice sguardo dell’insegnante per mettersi subito in riga. La faccenda , cara Dottoressa Lupo, è molto “cocente”. Occorrebbe con urgenza ripristinare ciò che deturpa, e lo si può fare solo se si ridà autorevolezza e sicurezza agli insegnanti. Nelle scuole,a beneficio soprattutto per i ragazzi, ci vuole rigore e rispetto, insegnamento rigido per il comportamento e, se il mio pensiero non darà fastidio a qualcuno, suddiverei i banchi: maschi con maschi e femmine con femmine. Questa è la natura della vita degli esseri umani.Non ci prendiamo in giro. La parità è un conto , ma il sesso è un altro. Questo è il mio sacrosanto pensiero. A chi non è daccordo, chiedo venia.

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