Napoli: il sindaco Galdi s’incatena per protesta

È stata una giornata speciale per il primo cittadino di Cava de’ Tirreni. Il prof. Marco Galdi intorno alle 6 si è incatenato a un palo della pubblica illuminazione dinnanzi alla sede della Giunta Regionale della Campania, in via Santa Lucia. Un gesto estremo per un obbiettivo fondamentale per la sua comunità. Il diritto alla Salute e a livelli assistenziali adeguati. Diritto messo a repentaglio dalla paventata chiusura dell’Ospedale cavese alla luce della bozza Zuccatelli che sentenzia di fatto la fine del Maria SS. Incoronata dell’Olmo. Insieme al primo cittadino il consigliere regionale Giovanni Baldi, i consiglieri comunali Pasquale Senatore e Matteo Monetta, l’assessore comunale Carmine Salsano, il direttore sanitario dell’ospedale metelliano Vincenzo De Paola. Un’azione di protesta non contro il governatore Caldoro e la sua giunta- l’ha immediatamente precisato il sindaco Galdi ai microfoni dei numerosi giornalisti accorsi sul posto- ma pro un diritto alla salute che proverò a difendere fino allo stremo. Un diritto che questa pianta sanitaria non garantirà più. Sono qui per ottenere un incontro con il governatore e soprattutto che la bozza non sia applicata fino a quando non ci saranno garanzie per i miei concittadini e per tutta l’utenza della costa d’Amalfi che al nostro ospedale afferisce”. Intanto nel corso delle ore mattutine il gruppo di cavesi che, saputa della clamorosa presa di posizione del sindaco, ha raggiunto via Santa Lucia a Napoli, si è infoltito. Cittadini che hanno a cuore le sorti dell’ospedale, medici (Luigi Cremone) e politici di maggioranza e opposizione hanno voluto testimoniare la propria solidarietà al primo cittadino. Il presidente del consiglio comunale Barbuti, i consiglieri di maggioranza Del Vecchio, Ferrara, Della Monica, Marco Senatore, Esposito, quelli di minoranza Mazzeo, Bove, Germano Baldi, Servalli, Polichetti, Sorrentino, sono arrivati a sostegno dell’iniziativa del prof. Galdi. Poi è iniziata la diplomazia a lavorare. Il governatore Caldoro, fuori città per impegni istituzionali, è stato a più riprese contattato dal presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli, costantemente informato della situazione, dal ministro Mara Carfagna, dal sen. Giuseppe Esposito. Intorno alle 13 e 30, infine, la schiarita. Alla delegazione salita nella stanza del capo di gabinetto del governatore, il dott. Danilo Del Gaizo, formata dall’on. Giovanni Baldi, dal presidente del consiglio comunale metelliano Antonio Barbuti e dal direttore sanitario dell’Ospedale Vincenzo De Paola, è stato accordato l’incontro chiarificatore con Caldoro il 17 maggio alle ore 12 a Palazzo Santa Lucia. “Siamo felici che questa manifestazione indubbiamente forte sia stata coronata dal successo- ha dichiarato il sindaco Marco Galdi-. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha compreso le ragione per le quali sin dalle sei di questa mattina ero legato davanti all’ingresso di  Palazzo Santa Lucia e ha fissato per il prossimo 17 maggio, alle ore 12, un appuntamento ufficiale per incontrare il sindaco di Cava de’ Tirreni e per parlare delle sorti dell’ospedale di Cava de’ Tirreni. Intanto abbiamo la garanzia che nessun provvedimento sarà adottato nel frattempo nei confronti del nostro nosocomio. Tengo a ringraziare per gli interventi che ci sono stati in queste ore  sul presidente Caldoro S. E. il Ministro Mara Carfagna, l’on. Edmondo Cirielli, presidente della Commissione Difesa della Camera, il sen. Giuseppe Esposito. In particolare ringrazio l’on. Giovanni Baldi che dalle prime ore della mattinata mi è stato a fianco insieme a tanti assessori, consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, e al direttore sanitario dell’Ospedale Vincenzo De Paola. E’ un primo passo verso la difesa del nostro ospedale. Naturalmente è solo una battaglia vinta e non la guerra. Ma credo che ci stiamo muovendo nella direzione giusta”.