Vita di Missione: le parole passano, il male che si fa non finisce

Padre Oliviero Ferro

In Africa la parola è importantissima. Può volere dire tante cose, ma è soprattutto qualche cosa di vivo. La parola non è solo un suono,ma ha un senso e un intenzione. Quindi, se io parlo bene,faccio del bene. Se parlo male, porto sofferenza a chi mi ascolta. Molte volte noi diciamo, ad esempio, quando parliamo di bugie,”è una piccola bugia, che non fa male”. Oppure, se sparliamo di qualcuno,non ci rendiamo conto delle conseguenze. Mi ricordo sempre di quella storia in cui è protagonista san Filippo Neri. Si dice che una signora,che aveva la lingua molto lingua, era andata a confessarsi da lui. Alla fine san Filippo le dà come penitenza di andare per tutta Roma con una gallina con il compito di spennarla,una penna alla volta. Dopo un po’, ritorna con la gallina senza penne. Le dice di andare a recuperarle tutte. Naturalmente non riesce a recuperarle tutte. Così succede, conclude il santo, quando noi sparliamo di qualcuno, è difficile recuperare le parole che abbiamo detto in giro. Dovremmo tenerlo presente che il male che si fa con le parole diventa una ferita difficilmente guaribile. Mentre la parola se ne è andata – e non puoi più riprenderla – il male resta e non riesci a liberartene.