Anoressia e bulimia

Passano gli anni, molte cose cambiano, la società cresce evolve e diventa sempre più egoista,e nuovi termini arricchiscono il vocabolario come Anoressia e Bulimia. Quante volte leggendo un giornale o guardando la tv abbiamo letto o sentito questi due termini?Penso tantissime volte. L’anoressia e la bulimia sono due malattie psicologiche legate a disturbi alimentari la prima porta a rifiutare il cibo, la seconda, invece, spinge chi ne soffre a mangiare senza limite durante tutte le ore del giorno e della notte per poi provocarsi il vomito. Queste due colpivano prevalentemente le adolescenti ma ultimamente non è così…l’anoressia e la bulimia non hanno un volto, un nome, un età,un sesso,una nazionalità ma possono colpire tutte le persone deboli psicologicamente che:si sentono messe da parte da una società sempre più ricca di modelli  straperfetti fisicamente e che non sa più ascoltare oppure perché vogliono annientarsi..vogliono farsi del male da sole, godono nel vedere il loro corpo cambiare giorno per giorno e nel vedere le proprie forze venir meno. Conosco tre ragazze che ne soffrono,tre amiche con tre storie diverse, per privece le chiamerò Maria,Vichy e Lina. Maria ha 17anni e da quando aveva 13 anni soffre di anoressia. Lei ha deciso di non mangiare più perchè voleva essere la nuova Valeria Mazza ma aveva qualche chilo di troppo, così un bel giorno ha deciso di iniziare una di quelle diete fai da te,quelle che si trovano sui giornaletti come Silouette.Prima ha ridotto la pasta,la carne e il pane poi le ha abolite del tutto del tutto perchè continuava a sentirsi grassa nonostante i 45kg per 1.70.In pochi mesi il suo corpo è mutato, il suo sorriso è svanito non usciva più di casa finchè non si è trovata in un letto di ospedale con una flebo nel braccio e uno psicologo che gli faceva delle domande strane. Maria ancora non aveva capito che gli avevano salvato la vita..li guardava strani,ora è in cura da 4anni perchè a dimagrire ci ha messo poco ma a guarire ci vuole tanto tempo.Vichy, invece, ha 23anni e da 11anni alterna bulimia ed anoressia. La sua è una storia complicata,a 12anni è stata vittima di uno stupro di gruppo e non ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto anzi si è tenuta tutto e si è auto accusata. Sì..si sentiva sporca e ha deciso di farsi del male,prima rifiutando il cibo,poi mangiando e vomitando,ha continuato così finchè non ha trovato un amica che gli ha detto:Ascolta Vivere di Vasco!Ora Vichy sta lottando per uscire dal tunnel nero e ce la farà perchè lei è unica,,grazie anche all’aiuto di una brava psicologa!Lina ha 22anni è quella più debole di tutte e tre. Lei non vuole uscire dal tunnel ci è entrata solo perchè un ragazzo l’ha lasciata non era adolescente come Maria e Vichy.Non vuole curarsi e nn accetta nessuno!Vi ho raccontato tre storie vere di queste tre ragazze solo due sono sulla strada del ritorno,come loro ci sono altre 10-100-1000che lottano o che si abbandonano,tanti ragazzi e ragazze che hanno come nemico:lo specchio, la bilancia, la propria esistenza. Per uscirne ‘è bisogno di qualcuno che ti aiuta,di qualcuno che accetta che il figlio o la figlia è alta …è spesso sono proprio i genitori a non accattare a non volere aprire gli occhi davanti ad una realtà amara ma la realtà è meglio viverla;ed infine di un bravo psicologo capace di trovare la cosiddetta “scossa”che ti permette di trovare un senso per andare avanti,un senso per capire che la Vita è bella ed unica..lo psicologo è un angelo!Quest’angelo ti da un ordine Vivi..ti insegna la strada giusta evita di farti trovare nel “caos”,evita di farti vivere in bilico,cambiare mille volte idee e sentirsi da buttare via!!!Nel mio piccolo posso solo dire a chi ne soffre che la Vita è un brivido che vola via ma noi nn possiamo decidere quando far volare via quel brivido,che il mondo è bello perchè vario e poi le  ragazze e i ragazzi in tv sono tutti rifatti!!!
Rosa Rubino

 

4 pensieri su “Anoressia e bulimia

  1. L’argomento è molto interessante.
    Un grazie di cuore e tanti sinceri complimenti a Rosa Rubino.
    Pietro Cusati

  2. Gentile Autrice, Lei affronta con molta delicatezza un argomento estremamente complesso. I disturbi dell’alimentazione hanno un’eziologia spesso molto complessa, che solo uno specialista medico psichiatra può analizzare. Occorre tuttavia distinguere tra anoressia e bulimia. La bulimia è un disturbo dell’alimentazione di tipo compulsivo, mentre l’anoressia può nascondere un distacco dalla realtà. In ambedue i casi, come ha giustamente sottolineato, occorre trovare il coraggio di rivolgersi a medici specialisti. E non lasciare sole le persone ammalate e le loro famiglie, perchè la comprensione autentica è una medicina potentissima. Cordialmente.
    Giovanna rezzoagli

  3. dottoressa ho cercato di essere delicata proprio perchè l’argomento è complesso..purtroppo noto che la società cerca di evitare l’argomento..cosa più sbagliata!!!ho cercato il più possibile di esaltare la figura dello psicologo proprio perchè ritengo che sia l’unico in grado di agire in modo delicato su pazienti davvero difficili da gestire!!!ogni paziente ha una propria storia..una propria difficolta psichica…ho avuto modo di parlare con ragazze che ne soffrono e di ascoltare con molta calma i loro problemi..c’è chi sapeva benissimo cosa era l’anoressia l’ha cercata l’ha accolta nella propria vita solo per farsi male proprio come ho detto per annientarsi,nel momento in cui vedeva che le forze le mancavano decideva di mangiare all’impazzata così alternava le due…lei le chiamava le compagne di vita!!!c’è invece chi non sa nemmeno come ha fatto ad entrarci mi diceva che il mostro gli era entrato dentro prima nel cervello e poi nello stomaco!!!spero di non aver turbato nessuno e dato che voi sicuramente conoscete l’argomento più di me di scrivere qualcosa un pò più scientifica…io studio medicina veterinaria quindi ho voluto solo dire che i due mostri esistono e noi società dobbiamo fare qualcosa!!!un bacio
    rosa

  4. Gentilissima Rosa, io ho apprezzato tanto il Suo scritto perchè era sentito, vissuto, e traspariva il desiderio di comunicare. Vede, io non sono psicologa, ne dottore, sono counselor. Il mio lavoro consiste nell’ascoltare le persone e supportarle nel loro percorso di vita, qualunque esso sia, e nell’aiutarle a valorizzare la loro parte “sana”, per poter ritrovare in se stesse le risorse per affrontare le situazioni. Io lavoro con le emozioni, con l’empatia, con la comunicazione, non spetta a me formulare diagnosi o mettere in atto strategie psicologiche terapeutiche, deontologicamente è mio compito indirizzare eventuali clienti con tali patologie verso specialisti competenti. Chi soffre di patologie quali anoressiae bulimia deve necessariamente rivolgersi a medici specialisti e qualificati. Come tutte le persone che soffrono hanno molto bisogno di contatto umano, hanno bisogno di essere comprese e sostenute nel difficile percorso di cura.Hanno bisogno di essere ascoltate, di imparare ad esprimere i propri sentimenti, di rimettersi in contatto con se stesse e con le loro famiglie. In questo un counselor può validamente essere d’aiuto. Perchè non esistono mali incurabili, esistono malattie da cui non si può guarire.Con viva cordialità.
    Giovanna Rezzoagli

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