Mercato San Severino: gara ciclistica “Coppa Rotense”
Dopo 50 anni, ritorna a Mercato S.Severino la gara ciclistica “Coppa Rotense”, che, nel secondo dopoguerra, era una delle gare più importanti a carattere nazionale per dilettanti junior e senior. La “Coppa Rotense”, patrocinata dal Comune di Mercato S.Severino e dalla Provincia di Salerno, rivivrà domenica 25 aprile ed è organizzata dalla società ciclistica sanseverinese “Team Cps Annalisa” ed, in particolare, da Giovanni Landi e da Felice De Santis, due sanseverinesi tesserati allo stesso team. Nel secondo dopoguerra, la Coppa Rotense era organizzata dal sanseverinese Ermete Gentile, insieme al Cav.Cacciatore, proprietario dell’omonima fabbrica di biciclette e dalla società locale “Velosport Cavaliere”.Uno degli organizzatori dell’edizione del 25 aprile, Giovanni Landi, spiega i motivi che lo hanno spinto a riproporre la gara ciclistica: “ho voluto riproporla – spiega – perché la gara era una classica del ciclismo nazionale. Parlando con diversi amici, ho potuto notare la nostalgia di quella gara ed il desiderio di riorganizzarla. La gara è ancora oggi ricordata dalle persone più anziane della nostra Città. Sarà l’occasione anche per incontrare gli eredi di Ermete Gentile e delle famiglie Cacciatore e Cavaliere. Sarà una grande giornata di sport e di allegria. Mi impegnerò affinché la gara possa tornare ad essere un appuntamento annuale ed entrare nei calendari nazionali del ciclismo. Appena ho proposto la riedizione della gara al Sindaco Giovanni Romano ed all’Assessore allo sport, Assunta Alfano, entrambi hanno condiviso l’iniziativa e li ringrazio per il patrocinio concesso alla manifestazione”. Poiché non è possibile riproporre il vecchio percorso (Mercato S.Severino-Nocera-Pompei-Napoli-Avellino-MercatoS.Severino-Cava-Salerno-Baronissi-Mercato S.Severino), per motivi legati alla circolazione stradale, la gara si snoderà lungo Corso Diaz-Via Principe di Carigano-Via Solofrana (trincerone)-via Licinella-corso Diaz e sarà valida quale prova unica del campionato interregionale cronometro a squadra, per un totale di 20 Km. Alla squadra vincitrice verrà assegnata la maglia di campione interregionale a cronometro e la medaglia d’oro; inoltre, verranno premiate tutte le società partecipanti e tutti gli atleti. A pochi giorni dall’evento sportivo, parlano alcune vecchie glorie del ciclismo, che parteciparono alla “Coppa Rotense” negli anni ’50: Vincenzo Zucconelli, Antonio Landi, Arcangelo Bove, Lorenzo Mastroberardino. La migliore espressione del ciclismo salernitano di quel periodo, era rappresentata da Antonio Landi, originario di Pellezzano e sanseverinese d’adozione, portacolori del “C.r.a.l. Baratta Battipaglia” e del “C.r.a.l. Cirio” di Napoli. “Nella Coppa Rotense – ricorda Landi – ho conseguito buoni risultati, anche se non l’ho mai vinta. Ricordo, però, l’edizione vinta da Zucconelli in cui c’erano gli azzurri, come Romagnoli e Bruno. La loro era squadra fortissima. Nella mia carriera, raggiunsi altri buoni risultati, fui campione campano nel 1958 e fui vincitore di alcune gare a carattere nazionale, come la Coppa “S.Giovannese”, la Coppa “Gianpiero” (Circuito di Tuoro di Caserta), la targa del “Crocifisso” a Polignano a Mare (Bari), la gara “Maria SS. Delle Grazie” ad Adelfia (Bari). Inoltre, vinsi il “Giro delle Regioni”, in rappresentanza della Campania, con Mauso e Mastroianni, due eliminatorie regionali Coppe Italia a cronometro a squadra, con la squadra “C.r.a.l. Baratta Battipaglia”. ”Zucconelli fu vincitore dell’edizione del 1953 della Coppa Rotense, e ricorda con piacere quell’esperienza sportiva fatta a Mercato S.Severino: “il ricordo – dice – è ancora vivo in me. Tra i colleghi partecipanti, ricordo con piacere Mastroianni, Mauso e Landi. In quel periodo, partecipavo a diverse competizioni in Campania, come la Coppa “Zinzi” a Marcianise, che vinsi e la “Frattamaggiore-Eboli”. Gareggiavo con la squadra “S.Carlese”. Della Rotense, ricordo che il percorso era lungo e duro, toccavamo le province di Salerno-Napoli-Avellino. Il nostro ciclismo era più puro. Le strade erano sterrate, l’asfalto si trovava solo sulle statali”. Dopo la vittoria dell’edizione del ’53, Zucconelli divenne professionista nel 1954, ottenendo alcune vittorie al Giro d’Italia ed in altre competizioni. Arcangelo Bove vinse l’edizione della Coppa Rotense del 1952. “Una bella esperienza – sottolinea Bove -, una gara molto impegnativa e dura, con il percorso asfaltato solo a tratti. Ricordo che le nostre biciclette pesavano molto, circa 12 Kg, oggi pesano 7 Kg. Noi ci allenavamo percorrendo 200 Km., un giorno sì ed uno no, assumavamo l’energia necessaria mangiando banane, marmellata, zuccheri a pezzetti. Divenni professionista in quegli anni e partecipai al “Giro di Lombardia” con Learco Guerra e mi classificai 16esimo, la gara fu vinta da Coppi. Partecipai alla “Cagliari-Sassari” e vinsi il “Gran Premio della Montagna”, staccando Clerici, Bartali, Magni, Coblet. Tra Bartali e Coppi, tifavo per quest’ultimo, perché mi piaceva di più”. I ricordi della gara sanseverinese non hanno abbandonato nemmeno Lorenzo Mastroberardino: “partecipai tre volte alla Coppa Rotense – dice –. Ho collezionato un secondo posto alle spalle di Bove nel 1952 ed un quarto posto nel 1953, dietro Zucconelli. Nell’edizione del ’52 mi presentai sul rettilineo finale insieme a Bove, dopo una lunga volata vinse proprio quest’ultimo. Nell’edizione vinta da Zucconelli fui particolarmente sfortunato, perché all’altezza di Avellino l’auto della giuria mi investì e mi saltò il tubolare anteriore della bici. Dopo un inseguimento, rientrai all’altezza di Mercato S.Severino, ma sulla pista c’era tantissima gente e non trovai lo spazio per effettuare la volata finale. Il ciclismo è cambiato negli anni, oggi i ciclisti sono curati di più, noi andavamo un po’ all’avventura, le strade non erano asfaltate, tranne che in alcuni tratti”.