Incidente aereo?

di Rita Occidente Lupo

Lech Kaczynski, presidente polacco, con l’intero staff, in una tragedia aerea. Nel 2005 vinse le elezioni: un uomo tutto sommato gradito alla patria di Walesa. Nel disastro, 97 vittime, senza colpe tecniche. Questo emerso dagli ultimi dettagli dell’incidente. Nell’aereo, numerosi alti servitori dello Stato, come il governatore della banca centrale e il capo di stato maggiore. La delegazione si stava recando a Katyn, per commemorare l’eccidio nel 1940 di 22.000 ufficiali e soldati polacchi, da parte dei sovietici. Oggi, lutto europeo sentito da milioni d’individui. In Polonia, una settimana invece di cordoglio. Kaczynski, antirusso, con l’intero parterre polacco, si recava nella patria moscovita per un riavvicinamento al Paese. Molto vicino alla cultura occidentale, non intendeva creare fratture con la terra ortodossa. Nelle ultime ore, dilatati gl’interrogativi sull’incidente, sul cambio della guardia, giacchè l’intero quartier generale polacco, deceduto. Un avvicendamento, quindi, al timone d’una nazione che ha registrato subito la vicinanza del presidente Obama, come di Napolitano. Un simbolo nazionalista, un leader che anche per gli immigrati in Italia, punto di riferimento: Kaczynski, al di là del ruolo istituzionale, un uomo che ha saputo vivere col suo popolo, le ansie del suo popolo. La coincidenza del disastro, in occasione dell’eccidio di ufficiali polacchi a Katyn, un controsenso o un atroce sfregio del destino. In una terra che, oltre a dare i natali a Wojtyla, ha dato i suoi martiri, per la causa della fede.

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