Ercolano: Pergolesi naquit et la veritè fut connue

  Stamattina al M.A.V. di Ercolano, la conferenza stampa di presentazione della rassegna “Pergolesi naquit et la verité fut connue”, Viaggio nel Barocco Napoletano … e non solo, Primo Festival Barocco organizzato dal Comune di Ercolano e promosso dall’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, con la collaborazione di: Osservatorio Vesuviano, Circumvesuviana, Teatro San Carlo di Napoli, M.A.V., Ente Ville Vesuviane. Nella speciale location del M.A.V. si sono raccolti esponenti di tutti gli enti organizzatori ed alcuni dei protagonisti degli spettacoli in programma.Presente, anche se solo moralmente, per i saluti iniziali il sindaco uscente di Ercolano, Nino Daniele che in una sua nota ha ricordato l’importanza di manifestazioni come questa, per il coinvolgimento della cittadinanza e soprattutto dei giovani in una percorso di crescita culturale volto a internazionalizzare ancor più la città di Ercolano, già nota per i suoi luoghi dall’inestimabile valore storico. Emblema e portavoce del respiro internazionale della manifestazione, oltre ad una missiva del Presidente della Japan Art Society, Fuminori Moro, il direttore artistico Hirofumi Yoshida: “Quando sono stato ad Ercolano per la scorsa edizione di Ritorna Vincitor sono stato colpito dalla presenza e partecipazione di moltissimi giovani, la partecipazione giovanile è qualcosa di bellissimo e prezioso che in adesso Italia manca, infatti credo molto in questo progetto su Pergolesi, che vede coinvolti giovani tenori e soprano. Bisogna avvicinare i giovani al teatro; – prosegue poi Yoshida parlando dell’importanza della musica barocca – all’estero negli ultimi anni c’è stata una rivalutazione della musica barocca del ‘700, fino ad oggi meno apprezzata rispetto a quella dell’800 e ‘900; la riscoperta delle opere di Pergolesi, obiettivo principale della manifestazione qui ad Ercolano, rappresenta un ponte tra   occidente ed  oriente  alla base del quale c’è l’importante valore di questa musica. La diffusione, soprattutto tra i giovani, della musica barocca credo che sia una missione per noi musicisti, che ci darà grande soddisfazione”.Curatori della manifestazione Pergolesi naquit et la verité fut connue”, Viaggio nel Barocco Napoletano … e non solo, i Solisti Napoletani, a nome dei quali ha parlato Nino Mennella, che ha illustrato ai presenti l’ampio ed articolato programma. E, dopo aver presentato i giovani protagonisti alla prima serata del 9 aprile in cui sarà messo in scena lo Stabat Mater, Maria Rosaria Lopalco, soprano, Angela Giovio, contralto e Maciej Straburzynski, basso,  ha ricordato: “Se siamo qui oggi è grazie al successo di Ritorna Vincitor, che é sì un premio ma anche una partenza per i giovani partecipanti che necessitano di fare esperienza; questa manifestazione rappresenta un’ottima occasione, che speriamo potrà ripetersi e continuare nel tempo, anche con la nuova amministrazione comunale.” Nel corso della manifestazione diverse le attività collegate alle rappresentazioni musicali, come la mostra di abiti di scena di opere del Pergolesi allestita dal Teatro San Carlo. Laura Valente, responsabile dell’Archivio Storico del Teatro San Carlo: “Nonostante ancora qualcuno lo sottovaluti, l’importanza di un compositore come Pergolesi è tangibile, è il compositore più imitato della storia della musica, uno dei più rappresentati. Ha influenzato anche la cinematografia, se si approfondiscono e studiano le colonne sonore, ci si stupisce per quanto della sua musica ci sia; questa è la dimostrazione che la musica barocca è viva ed è un patrimonio che è tutt’altro che perduto, è un linguaggio che ha influenzato la storia della musica. La vera musica barocca, quella che risuona nella celebre frase “andiamo a Napoli ed incendiamoci di Barocco”,  è partito da qui ed ancora oggi brilla”. Ad allestire la mostra, che rimarrà al M.A.V. fino la 42 aprile,  è Giusi Giustino: “I costumi in mostra appartengono alle rappresentazioni dello Stabat Mater e del Flaminio  e sono solo una parte dell’immenso patrimonio custodito con amore al San Carlo, fatto di anni di minuzioso lavoro artigianale che oggi sta andando a scomparire. Gli abiti di scena presentati qui al M.A.V., per esempio, rappresentano un’innovazione nella concezione del costume, creati con tecniche particolarissime che li rendono simili alle pregiate ceramiche di Vietri”. Altra importante location della rassegna l’Osservatorio Vesuviano il cui direttore, il dott. Martini ha dichiarato: “L’osservatorio vulcanologico è noto a livello mondiale per le attività che svolge di monitoraggio del Vesuvio e dei Campi Flegrei. Ospitare una manifestazione dedicata alla musica barocca è un sogno personale che si realizza e l’occasione per mostrare ad un pubblico ampio il patrimonio storico culturale da noi custodito, che risale a più di 2 secoli fa”.A porgere i saluti finali il vicesindaco Antonello Cozzolino: “è dal 2005 che ad Ercolano si investe in cultura ed in questo tipo di manifestazioni, sono sicuro che anche con la nuova Amministrazione si continuerà su questa linea. Per quanto riguarda questa manifestazione dall’altissimo valore culturale è mio dovere ringraziare l’Assessorato al Turismo della Regione Campania e il Presidente della Commissione Cultura Franco Casillo”.