Angri: Squillante, “ritorno alla normalità per la mia Angri”

Antonio Squillante, candidato Sindaco di una coalizione sostenuta da 138 candidati e sette liste (Movimento Politico Angrese, Noi Sud, La Nuova Angri, Circolo della Libertà, Alleanza per Angri, Rinascita Angrese e Forza Angri) prosegue la sua serie di incontri tra le realtà sociali, economiche e culturali della sua città per ascoltare le istanze e prospettare la risoluzione di annosi problemi che attanagliano gli angresi, partendo da un nuovo modo di fare politica basato su quella partecipazione da tutti auspicata ma finora mai attuata concretamente. Scontiamo un gap di sviluppo e vivibilità rispetto ad altre realtà territoriali che è giunta l’ora di colmare –sostiene Squillante- e chi mi sostiene è ben consapevole delle difficoltà a cui dovremo andare incontro, oltre alle responsabilità di ereditare un paese dalle numerose criticità, che avremo il compito morale di lasciare alle future generazioni migliore di come ci è stato lasciato”.Sulla sua candidatura a Sindaco, afferma che “la politica non si improvvisa, per questo non sono molto favorevole alle candidature espressione della società civile, che inevitabilmente franano sotto il peso dell’inesperienza, com’è accaduto anche ad Angri. Per questo sono sceso in campo, senza terze persone che caldeggiassero la mia candidatura, condivisa da chi ha sposato in pieno e crede nel progetto politico del PdL, di cui mi sento uomo di partito”. Squillante si dice “certo di poter dare una governabilità a questa città che chiede innanzitutto il ritorno alla normalità, oltre ad una guida autorevole, ed allo stesso tempo capace di ascoltare e confrontarsi in maniera democratica con tutti, accettando consigli e critiche”. Governabilità che passa per due momenti: “Occorre garantire a breve termine l’ordinaria attività in ogni settore come quello dei rifiuti, della questione urbanistica, dell’ambiente, per poi gettare le basi per creare sviluppo e standard di vivibilità in linea con i paesi viciniori. Angri deve rinascere e crescere, e sono certo che ciò avverrà con l’aiuto di tutti gli angresi, che presto torneranno a sentirsi orgogliosi di abitare qui”.