Mercato San Severino: gli studenti incontrano Magdi Cristiano Allam

Una lezione di civiltà e di democrazia. L’ha tenuta, stamattina, al centro sociale “Marco Biagi” di Mercato S. Severino, il noto giornalista ed Eurodeputato Magdi Cristiano Allam, che ha incontrato 250 alunni dell’istituto scolastico superiore “Virgilio” ed i rappresentanti dell’Amministrazione comunale. Allam ha tenuto una lezione su “dialogo e convivenza nella società globalizzata”. A fare gli onori di casa, c’erano l’Assessore Comunale alla pubblica istruzione, Assunta Alfano, il dirigente scolastico, Luigia Trivisone, il vice, Falco, ed il docente Francesco Casale, organizzatore dell’incontro. “Siamo felici, onorati ed orgogliosi – ha detto il prof.Casale – di accogliere tra noi Allam, fratello in Cristo, testimone coraggioso di verità, fede, ragione e regole. Molte volte, noi non abbiamo il coraggio di professare la nostra fede Cattolica, Allam, invece, è un autentico testimone”. L’Assessore Alfano ha sottolineato l’importanza dell’incontro, “un’occasione di crescita per tutti. Allam – ha aggiunto Alfano – è testimone coraggioso di valori eterni ed universali, non negoziabili”. Alla fine del suo breve intervento, la rappresentante dell’Amministrazione comunale ha provveduto a far apporre la firma di Allam sull’Albo d’Onore Comunale. Il Dirigente scolastico, Trevisone, ha ringraziato il prof.Casale e l’Amministrazione Comunale per aver organizzato l’incontro, “un’occasione di arricchimento. Solo col dialogo – ha proseguito – ogni convivenza è possibile”. Quindi, è seguito l’intervento di Allam.“Rispetto agli anni ’70 – ha spiegato l’Eurodeputato – il mondo si è globalizzato per gli aspetti materialistici e finanziari, tanto che, un fatto che si verifica in un Paese, è capace di influenzare le borse di tutto il mondo. Il pianeta, però, non si è globalizzato sulla spiritualità, intesa come diritti, democrazia. Un esempio, è la Cina, oggi “bicefala”. Sul piano economico, ha adottato il capitalismo, il “mercatismo”, ma non ha valori etici, perché c’è un regime comunista. In Europa, invece, la globalizzazione è cosa di ogni giorno. Il dialogo è il termine più evocato per risolvere i problemi. Esso è il ponte tra gli insiemi di persone, ma ha la necessità di avere ancoraggio su entrambi i lati. Alla base del dialogo, ci deve essere il rispetto della dignità, delle libere scelte, il bene comune. Se il dialogo avviene senza rispetto, valore-base, allora è controproducente. Occidente ed Islam sono due insiemi non omogenei, le religioni fanno riferimento a testi e fondatori che sono fissi nel tempo e nello spazio. Le persone, invece, sono realtà che vanno contestualizzate nel tempo e nello spazio. Ogni persona è la sintesi del suo percorso soggettivo, culturale, economico, religioso, è una realtà a sé stante, che va valorizzata”. Allam ha sottolineato anche l’importanza della propria identità.“Senza la consapevolezza della propria identità – ha spiegato il popolare giornalista -, non possiamo essere credibili nel dialogo con gli altri, che ci percepiscono, in tali condizioni, come “terra di conquista”. L’Italia e l’Europa risultano incapaci di dire chi sono, si vergognano delle radici Giudaico-Cristiane. L’Europa è stata quasi assente ed indifferente quando è stata emessa la sentenza della Corte di Strasburgo che ha ingiunto all’Italia di non esporre i crocifissi nelle scuole. Un sondaggio successivo, ha rilevato, però, che l’85% degli intervistati condanna la sentenza, riconoscendo, così, le radici cristiane e la civiltà laica e liberale. Lo stesso vecchio Continente, però, si è infervorato quando un referendum svoltosi in Svizzera ha chiesto di limitare i minareti delle moschee: con tale strumento democratico, gli elvetici hanno voluto dire no ad una civiltà che minaccia quella cristiana. Insomma, non ci resta che condividere ciò che afferma Papa Benedetto XVI, quando sostiene che l’Europa “odia sé stessa” e che “è più incline a difendere l’identità altrui che quella propria”. Bisogna recuperare la cultura del volerci bene e della propria identità, perché, se non ci amiamo e non abbiamo la nostra idenità, non possiamo amare il prossimo, né confrontarci con esso. Insomma, solo con la presenza di un’identità olistica, potremo colmare il baratro tra la globalizzazione materialista e la non globalizzazione spirituale”. Allam, minacciato di morte dagli integralisti islamici, ha spiegato di non aver paura: “A tal proposito, ripeto ciò che diceva Giovanni Falcone: è bello morire per una causa in cui si crede, chi crede, muore una sola volta, chi non crede muore per sempre”. Infine, il giornalista ha spiegato perché ha deciso di far politica: “Solo perché – ha concluso – è giunto il  momento per me per testimoniare i valori in cui credo”.