Cava de’ Tirreni: Galdi “Programma Gravagnuolo senza agricoltura”

Il programma elettorale presentato da Gravagnuolo ai cittadini cavesi sorprende per le tante e gravi dimenticanze. Una di queste è sicuramente rappresentata dalla totale assenza di alcun riferimento al rilancio del comparto agricolo che, come è noto, ha costituito in passato il settore trainante dell’economia cittadina. Le aspettative dei coltivatori cavesi sono tante e legittime. Noi abbiamo voluto ascoltare le esigenze di questa grande comunità di lavoratori, dimenticata dalla precedente Amministrazione, e siamo pronti a dare loro risposte concrete: l’espansione della floricoltura e del vivaismo, lo sviluppo multifunzionale delle aziende agricole (rifornimento dei mercati, lavorazione dei prodotti, implementazione di agriturismi, fattorie didattiche, orti sociali) e la valorizzazione di una filiera breve tra produttori agricoli e ristoratori, sono solo alcuni degli obiettivi che ci siamo posti per risollevare le sorti dell’agricoltura cavese, nell’ottica della nostra scelta forte di far uscire Cava dall’Area di Sviluppo Industriale per ripensare la destinazione d’uso dei terreni agricoli di cui disponiamo. Gravagnuolo ha dimostrato con il suo programma di non avere assolutamente a cuore le sorti dell’economia agricola della città (su cui tace completamente), pur vantandosi di mostrare attenzione per le frazioni dove, ovviamente, si concentra l’interesse e l’attività lavorativa dei coltivatori cavesi. Nonostante ciò, in alcuni interventi televisivi, resosi conto di come fosse manchevole il suo programma in relazioni a tali tematiche, ha fatto cenno alle realtà del vivaismo e della floricoltura, ponendo così in evidenza una preoccupante pochezza di idee alla quale cerca di porre rimedio, tardivamente, pescando a piene mani dal nostro programma elettorale